Anziani un giudice per amico
Già all'opera un difensore d'eccezione per le categorie più deboli Già all'opera un difensore d'eccezione per le categorie più deboli Anziani, un giudice per amico Chi è autosufficiente non potrà essere abbandonato negli ospedali per mesi o anni: interverrà la Procura il rìschio Anziani lasciati in ospedale da parenti e famigliari che non hanno tempo o voglia di badare ai loro bisogni: parcheggiati in inverno per andare a sciare o d'estate per andare al mare. Persone ancora in gamba che hanno il grave torto di non essere più utili, almeno in certi periodi dell'anno. Gente indifesa contro l'indifferenza e l'egoismo dei propri parenti. Almeno finora. Gli anziani, infatti, hanno trovato ora un difensore di eccezione: la Procura presso la pretura ha deciso di scendere in campo u fianco delle categorie più deboli della società. E la prima categoria che ha urgente bisogno di aiuto è proprio quella degli anziani. Al secondo piano di piazzetta IV Marzo è stato creato un «pool» singolare, costituito finora dal giudice Giorgio Vitari e dalla funzionarla regionale Ornella Allocco, distaccata in Procura. E' il primo nucleo di un gruppo che si dovrebbe allargare ad altri magistrati i quali dovranno interessarsi della tutela di altre categorie a rischio, come gli extracomunitari. La decisione di scendere a fianco delle categorie indifese è stata presa all'inizio dell'autunno dal sostituto Giorgio Vitari che ha trovato l'adesione entusiasta del suo capo, il procuratore Vladimiro Zagrebelsky. Un'idea che ha trovato anche non poche difficoltà ini- anche tra le direzioni sanitarie e i dipendenti ospedalieri. Alla fine anche le assistenti sociali hanno notato che il loro ruolo ha acquistato maggiore peso. Finora, infatti, di fronte alla ostinazione del parente che non voleva saperne di riportarsi a casa l'anziano ormai recuperato fisicamente non potevano far altro che allargare la mani sconsolate. Ora le cose sono cambiate. La frase: «Va bene. Lei non vuole riportarsi casa suo padre. Può farlo. Ma stia attento perché noi trasmettiamo un rapporto alla Procura che prenderà i provvedimenti del caso». Pare che la semplice pronuncia della Procura abbia Il sostituto Giorgio Vitari, primo magistrato del pool nato in piazzetta IV Marzo convinto tanti famigliari a riprendersi il parente anziano in casa. Ornella Allocco e Giorgio Vitari ricordano alcuni casi più frequenti. L'anziano veniva ricoverato per la frattura al femore, si ristabiliva ma nessune passava a riprenderlo. Qualcuno è rimasto in corsia anche due anni. Una donna ammalata di reni ha avuto il tempo di guarire e, nell'attesa di un famigliare che non arrivava mai, si è riammalata. Un uomo aveva 9 figli, ma a quanto pare nessuno aveva tempo per lui: è rimasto in ospedale un anno e mezzo. Un figlio l'aveva scaricato al Pronto soccorso dalla macchina già carica di valigie per le ferie, con una canoa sul bagagliaio. E non si era fatto più vedere. Il progetto per la tutela dell'anziano non si ferma però agli ospedali. Ornella Allocco ha già preso contatto con le associazioni volontaristiche della San Vincenzo e della Caritas sollecitando anche il loro impegno. Vitari, da parte sua, ha preso contatto con la Camera penale (unione dei penalisti del distretto) per poter garantire ad ogni anziano autosufficiente un minimo di assistenza legale: magistratura, amministrazione e avvocati sono uniti per la prima volta in difesa della categoria più debole. Nino Pietropinto
Persone citate: Giorgio Vitari, Nino Pietropinto, Ornella Allocco, Vitari, Vladimiro Zagrebelsky
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