Andrà in onda l'intervista a Saddam di Andrea Di RobilantEzio Mauro

Via libera dei vertici Rai, oggi incontro fra Gianni Pasquarelli e Bruno Vespa Via libera dei vertici Rai, oggi incontro fra Gianni Pasquarelli e Bruno Vespa Andrà in onda l'intervista a Saddam Le date possibili: 11 o 15 gennaio Le nomine di Scotti Due donne tra i nuovi questori ROMA. La Rai manderà in onda la controversa intervista di Bruno Vespa a Saddam Hussein. Il direttore del TG1 vedrà oggi il direttore generale Gianni Pasquarelli per un incontro «chiarificatore» sulla vicenda. Ma fonti della Rai danno ormai per scontata la trasmissione dell'intervista. Le date possibili sono due: venerdì Ilo martedì 15 gennaio, cioè il giorno in cui scade l'ultimatum dell'Onu a Saddam Hussein per il ritiro delle truppe irachene dal Kuwait. Non è ancora chiaro quale sarà il formato del programma, durante il quale sarà mandata in onda l'intervista. Ma l'ipotesi più accreditata è quella di farla precedere da un dibattito in studio, con la partecipazione di commentatori esterni. Si risolverà dunque con il solito compromesso all'italiana la polemica sorta tra Natale e Capodanno, quando Pasquarelli bloccò l'intervista che Vespa aveva fatto pochi giorni prima al leader iracheno, recandosi a Baghdad nonostante le obiezio- mm:, ::::: ? > , ■ • : ^00$. ■: ■■ ■■■■■ :■ .■ ■ .:■: ■. .■ ■■■■■■ ■. L'ORA DEL FALCO male il Presidente resterà solo. La fragilità della concordia interna obbliga Bush, se guerra deve fare, a fare una guerra che sia risoluta e breve. L'America deve conseguire successi rapidi e mantenere basso il numero dei suoi morti e feriti, altrimenti rischia di perdere i risicati margini di consenso, come accadde col Vietnam. E' una logica completamente opposta a quella di Saddam Hussein, il quale punta tutto su una guerra lunga e logorante perché spera in tal caso di poter trasformare una sconfìtta militare in vittoria politica, presentandosi al mondo arabo come ij. martire che ha tenuto testa al Grande Sopraffattore americano. In questo mortale scontro di ambizioni e di volontà l'errore degli europei è di aver ni del vertice Rai e della presidenza del Consiglio. A questo punto l'incontro di oggi tra Vespa e Pasquarelli, richiesto prima di Capodanno dal direttore del TG1, promette di essere poco più di una formalità. Vespa spiegò di volere il colloquio per chiarire se la sua permanenza alla direzione del TG1 era compatibile con il veto di Pasquarelli all'intervista. Ma negli ambienti Rai si dice che Vespa non abbia alcuna intenzione di mettere il suo mandato a disposizione del direttore generale. Anzi, in questi giorni Vespa non ha risparmiato lodi pubbliche a Pasquarelli, «una persona nei confronti della quale ho molta stima e anche gratitudine, perché è stato lui che mi ha voluto designare alla guida della maggiore testata giornalistica italiana». Rimane da chiarire come mai il direttore del TG1 sia partito per Baghdad dopo aver chiesto un parere sia al vertice Rai che al governo e aver ricevuto, in ambedue i casi, un invito a rinunciare al viaggio. Vespa si tentato una sortita diplomatica all'ultima ora, quando ormai i due avversari si stanno fissando direttamente negli occhi per la partita decisiva. L'iniziativa francese ha suscitato furenti reazioni in America (William Safìre scriveva ieri sul «New York Times» che l'Europa vuole elevare «il macellaio di Baghdad al rango di redentore dei palestinesi») e qualcuno la giudica un tradimento. In verità, essa è forse soltanto la prova che il vecchio continente non riesce più a credere che la guerra, o il rischio della guerra, possa essere ancora una strada percorribile per una grande potenza che vuole restare tale o per un temerario tiranno arabo che sogna di diventare il Nasser degli Anni 90. Il dado non è ancora tratto, ma le due logiche sono inconciliabili, a meno che Hussein non abbia in serbo una sorpresa dell'ultima ora. Gaetano Scardocchia ( recò due volte a Baghdad, la prima dal 3 al 4 dicembre e la seconda dal 19 al 23 dicembre. Tutte e due le volte il direttore del TG1 noleggiò un jet della Air Capital di proprietà di Giuseppe Ciarrapico. Fonti della Rai hanno rivelato ieri che i due viaggi e la permanenza a Baghdad di Vespa e dei suoi collaboratori sono costati circa 150 milioni. Pasquarelli poteva non sapere che Vespa stava procedendo comunque con l'intervista? E' poco probabile, dicono molti in Rai, tanto più che il direttore del Tg2, Alberto La Volpe, aveva messo più volte in all'erta il direttore generale. Ma l'ufficio stampa della Rai insiste che Vespa si è mosso in modo assolutamente autonomo e che Pasquarelli era del tutto all'oscuro di ciò che stava facendo il direttore del TG1. Anche a La Volpe era stato offerto di intervistare Saddam Hussein. Ma dopo le obiezioni del vertice Rai e del governo, il direttore del TG2 aveva rinunciato all'iniziativa «con grande malinconia». In un primo tem- Il Cc'nsis: dovremo ab ituarci alla convivenza ROMA. Il ministro dell'Interno Scotti ha comunicato l'elenco dei funzionari promossi al grado di questore. Tra questi due donne: Maria Giannelli, che lavorerà al dipartimento di p.s. di Roma e Maria Alessandra Barbantini, che andrà all'Ufficio ispettivo per l'Italia Centrale. In molte città arrivano nuovi questori. Ecco la lista: Giuseppe Scavo (Ragusa), Isidoro Adornato (Rieti), Michele Arcangelo Santarsenio (Isernia), Domenico Nicoliello (Savona), Achille Serra (Sondrio), Matteo Cinque (Trapani), Filippo Ciccimarra (Varese), Nicola Giulitto (Foggia), Antonio Mastrocinque (Matera), Aldo Ummarino (Bologna), Vito Sciaudone (Perugia), Marcello Carnimeo (Arezzo), Agostino Bevilacqua (Avellino), Ermanno Zanforlino (Catanzaro), Antonio Pagnozzi (Pavia), Vincenzo Remano (Cosenza), Domenico Bartolomeo (Como), Aldo Gianni (Mantova), Michele Baldi (Treviso), Luciano Rosini (Campobasso), Santo D'Aquino (Imperia), Pasquale Campo (Piacenza). [Agi] Gianni Pasquarelli po il presidente della Rai Enrico Manca, socialista, ventilò il sospetto che Pasquarelli, dernocristiano, avesse accordato a Vespa un trattamento diverso rispetto a La Volpe, lasciandolo appunto partire. Ma ora il sospetto è rientrato e sembra che la decisione di trasmettere l'intervista nei prossimi giorni soddisfi tutto il vertice Rai. E La Volpe? «Non voglio più tornare su questa vicenda», ha commentato ieri amaramente. Andrea di Robilant LA STAMPA Quotidiano fondalo nel 1867 Direttore Responsabile Paolo Mieli condirettore Ezio Mauro