Per Piazza Affari parie il big bang

Entra in vigore la legge sulle Sim Entra in vigore la legge sulle Sim Per Piazza Affari parie il big bang Tra sei mesi i primi regolamenti Gli agenti preparano la conversione MILANO. Pur con qualche anno di ritardo è scoccata l'ora del «Big bang» anche per il mercato finanziario italiano. E' entrata in vigore la legge di riforma che prevede la creazione delle Società di intermediazione mobiliare (Sim), primo passo verso un profondo ammodernamento della nostra Borsa. La metamorfosi del mercato, comunque, sarà lenta in quanto ci sono tempi tecnici da rispettare e problemi organizzativi da affrontare. Per ora la Consob ha disposto il censimento di tutti gli attuali intermediari di Piazza Affari, poi tra sei mesi saranno emessi i regolamenti attuativi della legge e quindi potranno iniziare ad operare, accanto ai tradizionali agenti di cambio, anche i nuovi soggetti, le Sim. Fiduciarie e finanziarie potranno lavorare per un anno in regime transitorio, una deroga estendibile a tutto il 1992 per le commissionarie di Borsa. Cosa cambia per gli operatori e per i risparmiatori? Innanzitutto bisogna inquadrare la «mutazione» degli intermediari in un più ampio disegno riformatore di cui sono parte integrante altri fattori e almeno due di enorme importanza: concentrazione delle negoziazioni di titoli in Borsa, trattazione «continua» dei titoli. Non si tratta solo di cambiare la figura giuridica di chi compra o vende le azioni per conto del cliente, ma soprattutto di rendere più trasparente e corretta la formazione dei prezzi sul mercato e di garantire una maggiore efficienza delle strutture borsistiche. Gli agenti di cambio, i soli finora a gestire direttamente l'intermediazione in Borsa, non scompariranno. Se vogliono possono continare a operare, naturalmente rispettando le nuove disposizioni di legge. In pratica gli agenti hanno di fronte due opzioni: creare una Sim magari con altri soci (banche, finanziarie) oppure continuare singolarmente la propria professione. Comunque, la categoria è destinata a sparire col tempo. La legge esclude, infatti, che in futuro si svolgano nuovi concorsi per agenti di cambio. Naturalmente la nuova legge fa una selezione di coloro che potranno svolgere attività sul mercato finanziario. Sono richieste adeguate garanzie pa¬ La Città di Torino è destinataria di un finanziamento regionale per un programma straordinario di acquisto abitazioni per sfrattati con fondi di integrazione del biennio 1988/89. Il programma prevede l'acquisto di fabbricati residenziali interi o di blocchi di almeno sei alloggi aventi le seguenti caratteristiche: trimoniali (ben più rilevanti di quelle in passato stabilite per gli agenti) e i bilanci delle Sim dovranno essere certificati. Proprio il forte impegno finanziario e le costose strutture che dovranno essere utilizzate dalle Sim determineranno l'ingresso sul mercato di protagonisti molto forti sotto il profilo patrimoniale. A tutt'oggi sono state annunciate tre Sim. La Gemina, una delle maggiori finanziarie del Paese, ha stretto un'alleanza con il Crédit Lyonnais e lo studio degli agenti di cambio Mortari. Lo studio Giubergia di Torino si legherà alla banca d'affari Warburg. L'agente Pastorino creerà una Sim con la Banca del Gottardo, controllata dal gruppo giapponese Sumitomo. Ma quello delle Sim è solo un aspetto, pur importante, della riforma del sistema finanziario. La vera svolta avverrà con l'applicazione delle tecnologie informatiche alle contrattazioni di Borsa e con la «continua». Sono questi i punti più interessanti per il grande pubblico dei risparmiatori. Attualmente il prezzo di un titolo in Borsa si realizza mediante il sistema d'asta: con la chiamata del titolo si incontrano domanda e offerta fino alla fissazione di un prezzo. La Borsa «continua», invece, prevede che sul sistema telematico dove agiscono tutti gli intermediari abilitati i prezzi si formino continuamente. In pratica il cliente si reca dal suo intermediario per ordinare l'acquisto o la vendita di un certo titolo, l'operatore si immette nel sistema, verifica la quotazione del momento. Per il cliente è quindi possibile sapere in tempo reale qual è il prezzo dei suoi titoli. La novità è enorme se si considera che la Borsa italiana si è sempre basata sulle disposizioni del Regio decreto del 4 agosto 1913. Tutto a posto, dunque? No. Le Sim o la Borsa telematica non sono garanzie assolute di innovazione e di trasparenza del mercato. La trasformazione, per essere efficace, deve realizzarsi anche attraverso la concentrazione di tutti gli scambi in Borsa e la disciplina delle offerte pubbliche di acquisto. Se ne parlerà quest'anno. Rinaldo Gianoia

Persone citate: Giubergia, Mortari, Pastorino, Warburg

Luoghi citati: Milano, Torino