«All'ora X fate scattare il Piano Solo»

Dagli omissis tutte le indicazioni agli eversori' arresti di politici e occupazione delle sedi Dagli omissis tutte le indicazioni agli eversori' arresti di politici e occupazione delle sedi «All'ora X fate scattare il Piano Solo» De Lorenzo, la tela del golpe NASTRI MA Aldo Moro (a sinistra): il suo primo governo cadde il 27 giugno '64. Romolo Dalla Chiesa (a destra) torno al pei. Descrivendo la riunione del giugno del 1964 al comando Divisione di Roma, il gen. Dagoberto Azzari, disse al gen. Manes, che conduceva l'inchiesta, di essere stato convocato dal ten. col. Bittoni che «mi disse di indossare l'abito civile». Era il preludio al tentativo di golpe. Azzari arrivò in ritardo, cioè dopo che Bittoni «aveva già distribuito elenchi di persone appartenenti al pei che, a quanto potei capire, dovevano essere stati dati dal Sifar, come poteva presumersi dalla presenza del ten. cól. Gentile (del controspionaggio ndr)». Più precisa la testimonianza del gen. Cosimo Zinza, all'epoca del tentativo di golpe comandante della Legione di Milano. «Il 27 giugno di quell'anno (1964 ndr) ero in licenza e appresi dalla radio la caduta del governo Moro, date le possibili ripercussioni dell'evento ritenni opportuno rientrare in servizio. Il giorno dopo o alcuni giorni dopo venni a rapporto al comando della Divisione insieme con altri colonnelli e generali...». «Il gen. Markert ci distribuì un opuscoletto azzurro compilato dal Sifar con l'elenco di persone da fermare a seguito di specifico ordine. Esse avrebbero dovuto essere rilevate dalle case in ora conveniente del -ro^rtirLO.j5_della notte, convogliati in una déterm'inala~l0ca~j lità, per la precisione in ambienti militari dell'aeroporto di Linate, quelli di Milano, per essere successivamente destinati in altra località non comunicataci». Secondo Zinza «avremmo dovuto, con l'ausilio del Sifar, realizzare espedienti per penetrare nelle case dei designati, che, nella sola città di Milano, erano 44 o 47». E tutto doveva avvenire nel riserbo più assoluto. Senza tante spiegazioni, neppure per gli ufficiali coinvolti. Ecco cosa disse a Manes il col. Romolo Dalla Chiesa, anch'egli «convocato» a sorpresa: «Il ten. col. Tuccari, capo del 2° reparto, ci chiarì che la convocazione traeva origine dalla particolare situazione del momento, che destava preoccupazione a causa delle frequenti agitazioni sindacali suscitate dal Pei». Poi soltanto le raccomandazioni a «non lasciare nulla di scritto». MANOMESSI

Persone citate: Aldo Moro, Azzari, Cosimo Zinza, Dagoberto Azzari, De Lorenzo, Manes, Romolo Dalla Chiesa, Tuccari

Luoghi citati: Milano, Roma