«Ho rotto con Gorbaciov quando scelse il libero mercato e l'anarchia nazionalista»

Estero Estero ^P^^Sl «Ho rotto con Gorbaciov quando scelse il libero mercato e l'anarchia nazionalista» Pl Lii l'lti bli Parla Ligaciov, l'ultimo bolscevico «Così la destra potrà salvare l'Urss dal baratro» Andropov volle una squadra Abbiamo perso il valore per riformare il Paese più grande dell'Urss C'eravamo io e Michail la fiducia nel domani che poi ci ha svenduti Non possiamo tollerarlo MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Parla Egor Ligaciov, l'ultimo dei bolscevichi. 0(>»,i che la destra riprendo il sopravvento in Urss, imprigionando Gorbaciov nel recinto sacro del partito e dell'apparato, il leader dei conservatori rompe il suo silenzio, per raccontare la nascita e la morte della perestrojka, E' la prima intervista del grande avversario di Gorbaciov dopo la sua uscita dal Politbjuro. In questi mesi, Egor Ligaciov ha scritto un libro di battaglia, con tutti i segreti del Cremlino negli anni del dopoBreznev, gli scontri interni alla perestrojka, i processi e gli errori. Il libro uscirà tra poche settimane: ma oggi Ligaciov - con un lungo colloquio nella Casa degli scrittori della Russia, roccaforte della conservazione - anticipa a La Stampa il romanzo grandioso e tragico della perestrojka, dai giorni in cui Yuri Andropov selezionò la squadra dei giovani riformisti attorno a Gorbaciov, al momento in cui il gruppo riformatore si sfascia per l'avvento di Boris Eltsin e l'uscita di scena di Eduard Shevardnadze. In mezzo, c'ò la fine dell'amicizia tra Gorbaciov e Ligaciov (Ho imparato che bisogna servire un'idea, mai un uomo), sullo sfondo di un'Unione sempre meno socialista e ormai non più sovietica, squassata dai nazionalismi repubblicani in rivolta. Su tutto, ìdc btr mnppggin lagsaaae Uuieia di li-' berta dell'89 e del '90, che ha sconvolto l'Est europeo, ma che nelle parole di Ligaciov diventa un atto d'accusa bolscevico: tutto ciò che è avvenuto in questa parte del mondo non è nient'altro che una sconfitta del socialismo. Ecco il testo dell'intervista, manifesto della destra sovietica all'attacco. Egor Kuzmic, la crisi sovietica si aggrava e Gorbaciov si allea con i conservatori. L'Occidente si chiede se il tempo della perestrojka è passa.o, per sempre: lei cosa risponde? Io vedo che Gorbaciov oggi si ò deciso a compiere una svolta nella direzione giusta, la direzione dell'ordine e della gradualità, contro la confusione e l'anarchia. So che in questi anni Michail Sergheevic ha perso molto tempo, tempo prezioso. Meglio tardi che mai, comunque. Non accetto di dire che la perestrojka è stata inutile. Anche se guardando indietro, ai progetti che avevamo disegnato insieme nel 1985, devo constatare che i fallimenti sono grandiosi. Com'era nato, e quando, il gruppo fondatore della perestrojka? Molto prima che quella parola venisse pronunciata in Urss. E' Yuri Andropov che ci ha selezionati ad uno ad uno, e non in base alla simpatia personale (come succedeva ai tempi di Breznev), ma studiandoci a fondo. Usava tutte le fonti d'informazione, anche le più stravaganti. Cercava una dote sola: la capacità di concepire il rinnovamento, e di gestirlo. E come mi disse nel nostro primo incontro, cercava uomini NE PARLEREMO SU RAIUNO LEF0T0DEV0N0 w"" ORE 18,40 DEL ARRIVARE ENTROIL LASPEZIA 14 DICEMBRE '90 4 DICEMBRE CREMONA 21 DICEMBRE '90 11 DICEMBRE RIETI 28 DICEMBRE '90 18 DICEMBRE PISA 4GENNAI0 91 24 DICEMBRE FERRARA 11GENNAI0 '91 1GENNAI0 GUBBI0 18 GENNAI0 '91 8 GENNAI0 AREZZ0 25 GENNAI0 "91 15 GENNAI0 PORDENOtlE 1 FEBBRAI0'91 20 GENNAI0 TREVIS0 8FEBBRAI0'91 28 GENNAI0 MACERATA 15 FEBBRAI0 '91 5 FEBBRAI0 RAVENNA 22 FEBBRAI0'91 12 FEBBRAI0 SANREM0 1MARZ0 '91 21FEBBRAI0 BERGAMO 8MARZ0'91 28 FEBBRAI0 CUNE0 15MARZ0'91 5 MARZ0 C0SENZA 22 MARZ0 '91 12 MARZ0 CAGLIARI 29 MARZ0 '91 19 MARZ0 SIRACUSA 5 APRILE '91 25 MARZO SAN MARINO 12 APRILE'91 2 APRILE LECCE 19 APRILE'91 9 APRILE CAPRI 26 APRILE 91 16 APRILE luì iMinmurme "Piacere Rai l'no-Week-end" è nalizxata in ctillalxnavane con di fuori, esterni ai centri di corruzione brezneviana di Mosca. Anche cosi si spiega perché scelse noi: io venivo dalla Siberia, Gorbaciov dal Caucaso, Ryzhkov dagli Urali, Vorotnikov da Voronez. Credo poi che in questa ricerca lo aiutasse Gromiko. Gromiko? Sì, e anch'io limasi stupito quando seppi che una sua raccomandazione (non gli avevo mai parlato) mi aveva aiutato a diventare capo di una sezione-chiave del Comitato Centrale, l'organizzazione. Anche se la parte decisiva nel mio destino l'ha avuta Gorbaciov. Ci conoscevamo da anni, e quando entrò nel Politbjuro io avevo libero accesso da lui. Con un vantaggio: lo potevi trovare anche di sera, persino di notte, mentre tutti gli altri membri del Bjuro stavano in ufficio con l'orario da burocrati, 10-17. Vi vedevate spesso? Sì, io, lui e Nikolai Ryzhkov. Facevamo squadra. Sentivamo che stava nascendo un nuovo corso politico, con Andropov, ne parlavamo tra noi, credevamo di averne individuato i due caratteri fondamentali: profondo rinnovamento della società, rigorosa continuità nella politica, salvando i principi di fondo su cui si basa il nostro sistema. Andropov puntava su Gorbaciov? Credo di sì. L'ultima volta che l'ho visto - in ospedale, un mese e mezzo prima della sua morte abbiamo -fatto un vanto giro d'o rizzontc sui problemi del partito. Egor Kuzmic - mi ha detto voi per noi siete davvero una mergenza dei nazionalismi? Sì, questo è stato il terzo momento di dissenso tra noi, forse il più' grave. Quando è iniziato il conflitto per il Nagorni-Karabakh, nell'88, ci siamo visti molto spesso, abbiamo discusso molto. Lui era preoccupatissimo, certo. Ma continuava a parlare di forze estremiste, e continuava a rifiutarsi di adottare le misure indispensabili per riportare l'ordine. Il risultato lo conosciamo: migliaia di morti, centinaia di migliaia di profughi, una tensione pericolosa per tutta l'Unione. Sta dicendo che la colpa è di Gorbaciov? 10 dico semplicemente quel che ripetevo già allora: il vero pericolo per la perestrojka non è il conservatorismo, ma il nazionalismo separatista e antisocialista che sta spaccando il Paese. Vedo che oggi anche Gorbaciov è d'accordo. Ma è fatale aver sottovalutato per anni quell'emergenza. Per un dirigente politico la prima dote è la capacità di definire 11 pericolo più grave, e di concentrare le forze per batterlo. Noi oggi arriviamo alle conclusioni giuste, ma nel momento sbagliato, perché troppo in ritardo. Lei parla di una vecchia amicizia con Gorbaciov. Ma su questi temi ha mai avuto un chiarimento di fondo con lui, prima di marcare il dissenso? -No ho avuttrTJitrcTùno. Ma non hanno prodotto risultati. Oggi vedo che lui cambia e tutti dicono che è una mia vittoria. CONTINUA A PAGINA 5 PRIMA COLONNA to indispensabile per la sua nomina. Non solo io: anche Gromiko, Solomentsev, Cebrikov e Dolghikh. Qualcuno recentemente in una riunione chiusa ha provato a dire che il nostro ruolo non è stato decisivo, io ho protestato e Gorbaciov mi ha dato ragione: Egor Kuzmic dice il vero, c'era un'altra scelta pronta. Ed è così. Dirò soltanto che fu un momento molto difficile, perché le forze capaci di bloccare Gorbaciov c'erano, pronte e decise a puntare su un membro del Bjuro dell'età Breznev. Dunque lei è parte costituente della leadership gorbacioviana, fin dall'inizio. Quanto dura l'intesa? Finché dura la stagione migliore della perestrojka. Tre anni di pieno accordo e comprensione tra me e Gorbaciov, l'85, l'86 e tutto l'87. Posso dire che eravamo molto amici, ci vedevamo anche due volte al giorno. E poi? Poi si rnmnp quelUequilibrie-aft- dropoviano su cui era nata la squadra. Va avanti la trasformazione della società, ma viene meno la continuità politica e ideolo¬ scoperta. Sperava di cavarsela e di tornare al lavoro, anche se nella sua voce a un certo punto ho sentito il timbro della disperazione. E allora, parlando dei compagni, ho capito che considerava Michail Sergheevic come l'uomo più vicino. Però dopo la morte di Andropov divenne segretario Cernenko. Perché? Perché Gorbaciov non era anco ra molto conosciuto nel partito e si ricorse all'uomo che formalmente era il numero due di Andropov. Doveva passare per forza ancora un po' di tempo. Ma Cernenko era molto malato, faceva fatica durante le riunioni, con lui le sedute del Politbjuro non potevano durare più di due ore. Via via il peso del lavoro si spostava su Gorbaciov, e quando cominciò a guidare le riunioni del Bjuro noi vedevamo in lui il futuro leader. E invece, non tutto era cosi semplice. Vuol dire che Gorbaciov ha rischiato di non essere elet- —ttrSegretario Generale Dico a ragion veduta che poteva esserci un altro al suo posto. E aggiungo che credo di essere sta¬ rrrnr"K/r=i j] socialismo può tolle- gica. La rottura comincia con la riforma economica. Una riforma che io vedo nascere con lo slogan più socialismo e più democrazia ma che poi - senza nessun documento ufficiale che lo autorizzi finisce travolta dalla mitologia del mercato, prima regolato, infine addirittura libero, dimenticando che l'economia pianificata è una grande conquista dell'umanità. La stessa cosa, poco dopo, avviene con la democratizzazione. Lei era contrario? No, per niente, purché fosse basata sulla legge. Invece abbiamo introdotto l'anarchia, distruggendo i nostri più sacri principi. Abbiamo così perso il valore più grande dell'Urss, la fiducia della gente nel futuro. La nostra era una società molto stabile, senza inquietudini e incertezze. Il popolo sovietico si sentiva sicuro, non aveva timori per il domani. Ormai il senso del domani è andato perrìntn |a certezz-n f> rarlo? E può tollerare lo sfascio di un Paese, la furia sciovinista? C'è stata una rottura tra lei e Gorbaciov anche sull'e¬ pPoi si rnmnp quelUequilibrie-aft- I rrrnr"K/r=i j] socialismo può tolle- p Yuri Andropov in una foto dell'82 quand'era capo del Cremlino (in alto), il leader radicale Boris Eltsin (foto al centro) e Michail Gorbaciov (foto in basso) RITAGLIATE IL TAGLIANDO, -v COMPILATELO E INCOLLATELO SUL . \ RETRO DELLE VOSTRE FOTOGRAFIE. ve CHE DOVRANNO PERVENIRE NEI TEMPI INDICATI A: CONCORSO - RITRATTI ITALIANI » CASELLA POSTALE 722 » |FOTO AP] CAP ME E COGNOME) CAP DM. 4/10309 del 28/12/90