Sciopero dei giornalisti domani non esce La Stampa

Sciopero dei giornalisti domani non esce La Stampa Sciopero dei giornalisti domani non esce La Stampa parato statale, condizionamenti, manchevolezze, limiti, e ancora ci chiediamo i perché della sfiducia della gente nello Stato e nella politica? Quindi: così non si può andare avanti, bisogna cambiare, una fase è finita. Gli italiani non sono mai stati molto fortunati con i Presidenti della Repubblica democristiani, Gronchi, Segni, Leone. Tra loro, Cossiga è il primo, il solo a invocare aper' unente il cambiamento della ' (istituzione e delle istituzio111 da una posizione che sarchi .i- difficile definire forte o indiscussa: . ìussà se si riconosce coii^ ^ultimo Presidente della prima Repubblica, o se si immagina come iì primo Presidente della seconda Repubblica. Domani La Stampa non sarà in edicola per uno sciopero proclamato dal Coordinamento dei comitati di redazione de La Stampa e di Stampa Sera. Oggi e domani anche il giornale del pomeriggio non uscirà. Le astensioni dal lavoro sono state decise nel rispetto del dettato dell'assemblea generale dei redattori, che lo scorso 17 dicembre aveva messo a disposizione dei rappresentanti sindacali un pacchetto di 5 giorni di sciopero. Chiediamo scusa ai lettori ma ricordiamo loro i seri motivi che ci hanno portato alla vertenza: da mesi i giornalisti sono turbati, e guardano con preoccupazione all'avvenire, per una ristrutturazione aziendale mai chiaramente illustrata dalla nostra Editrice; ristrutturazione che ha già avuto come prima conseguen¬ Lietta Tornabuoni \ za le dimissioni del direttore responsabile di Stampa Sera. Il comitato di redazione de La Stampa Anche questa volta viene rispettata la peggiore tradizione: scioperare prima, discutere poi. Il 18 dicembre si erano concordati incontri con i comitati di redazione, fissandone l'inizio al 7 gennaio, per comunicare il nome del nuovo direttore di Stampa Sera ed avviare le discussioni sui relativi problemi. Dopo di allora nessun fatto nuovo, se non questa proclamazione di sciopero che sembra finalizzata alla ricerca dello scontro piuttosto che del confronto. L'editrice mantiene l'impegno già assunto di avviare il 7 gennaio un dialogo, che avrebbe preferito sereno e che si augura comunque produttivo. L'Editrice La Stampa

Persone citate: Cossiga, Gronchi, Lietta Tornabuoni