Due Milan contro fan divertire di Foto Ansa

Due Milan contro fan divertire I rossoneri «italiani» faticano nel 1° tempo, poi battono le Christmas' Stars Due Milan contro fan divertire E la gente corre, oltre 40 mila a San Siro MILANO DAL NOSTRÒTnVIATÓ La gente ha risposto all'ultimo richiamo calcistico dell'anno a San Siro. Scopo benefico, certamente, ma anche (si dovrebbe dire ancora) tanta voglia di vedere maglie rossonere alla fine di un '92 profondamente segnato dai colori e dalle idee di Berlusconi. «Quando inventa qualcosa il pubblico gli risponde sempre», commenta Cesare Maldini, stupito al vedere tanta folla: oltre 40 mila spettatori per 282 milioni abbondanti d'incasso, soldi che serviranno per il volo speciale carico di generi alimentari per i bambini somali. Con il contributo della Motta, sponsor milanista, che dal '34 elargisce gli annuali premi bontà destinati a chi pensa al prossimo. Nel quadro di una giornata tutta speciale, con qualche stonatura negli slogan degli irriducibili ultras della curva Sud, si è visto anche un football ricco di rispetto reciproco con un intonatissimo arbitraggio di Trentalange (il quale nel suo lavoro molto fa per i disadattati, gli handicappati) uomo giusto per questa atmosfera. Ma anche scampoli di calcio vero, 26 assi stranieri contro gli italiani di Capello, che hanno finito per vincere 4-2 chiudendo l'annata (proprio al 90' dell'ultima uscita) con una rete di Aldo Serena, riapparso dalla profondità di poche panchine e tanta tribuna. Un gesto altruistico, da amico, quello di Massaro per l'assist che ha consentito a Serena di riassaporare il gusto del gol. Per un tempo, il primo, l'esibizione ha detto la verità. Le Christmas' Stars (molti degli stranieri si sono pagati il viaggio, per altri hanno provveduto i club, a tutti un orologio Cartier come ricordo) viaggiavano sull'intesa del foltissimo blocco-Milan. e Careca si è divertito così tanto nell'avere come spalle offensive Papin e Gullit, e come sostegno la linea di centrocampo Boban-Rijkaard-Savicevic da dimenticarsi persino di sfruttare le occasioni che gli hanno offerto. Ha segnato Papin, scatenato, all'8' ed il primo tempo si è chiuso così, 1 -0 per il Milan d'oltre confine pur se mancava Van Basten. Di fronte, i milanisti di casa nostra hanno lottato soffrendo - solo Baresi, Donadoni e Tassotti alla pari, gli altri in affanno e Lentini in apnea - trovando conferma a quanto già verificano in allenamento. Gli stranieri di Capello sono proprio bravi, e anche decisi. Soprattutto Papin. Al 16' l'ha sperimentato Rossi: mentre Careca l'ha cavallerescamente saltato, il francese è andato allo scontro aperto con il compagno in uscita. Chi è entrato più di tutti nel clima specialissimo del match? Ruud Gullit, che ha cercato soltanto lo spettacolo. Liedholm, semicongelato in panchina, ha lasciato in campo per 45 minuti il blocco Milan più Taffarel, Sivebaek, Blanc (ottimo), Glonek, Sabau e Careca, mentre la ripresa ha offerto un tourbillon delle rimanenti stelle d'oltre confine. Hagi e Detari i migliori, un gol di Berti l'argentino ancora tenuto in naftalina dal Parma. Ma il Milan d'Italia, chiamati fuori Simone e Lentini, inseriti Alberti ni e Serena, riportato per una volta Donadoni nel ruolo originale di attaccante di destra, ha fatto facilmente valere le sue abitudini al gioco corale contro un avversario-puzzle tanto ricco di qualità quanto logicamente povero d'intesa. E Liedholm ci ha messo di suo, affidando a Sammer il ruolo di regista, ripetendo così gli errori di Bagnoli. Di Evani, subito, quindi di Massaro (60' e 85') infine di Serena le quattro reti rossonere del secondo tempo. Ma è stato il primo, ad offrire motivi tecnici validi e l'interessante confronto in famiglia. Il resto è stato puro divertimento per alcuni spunti delle Christmas' Stars di fronte al gruppo rossonero pieno d'orgoglio e di sostanza. Particolari che hanno fatto capire, se era ancora necessario, i segreti del clan Berlusconi. Classe degli stranieri, concretezza degli italiani. Si sarebbe divertito anche Gianni Brera, ieri, pur se preferiva il football da battaglia. Ma il suo solito posto, alla nostra destra, era vuoto. Bruno Perucca Intervento di Tassoni in scivolata sui piedi di Careca [FOTO ANSA]

Luoghi citati: Berti, Milano