La rivoluzione del TRAP

La rivoluzione del TRAPPerso il campionato, la Juventus cerca nuove strade per risalire in alto La rivoluzione del TRAP TORINO. Molti i critici perplessi su Luca Vialli regista, prima mossa della rivoluzione di Trapattoni. Il torneo di Salerno non ha fornito risposte definitive sull'adattabilità di Vialli a centrocampo anche se Oleg Blokhin, allenatore dell'01ympiakos Pireo, non si è scandalizzato per la mossa del collega. «Con tutti gli assi che ha, può fare altrettanto con Roberto Baggio e Casiraghi», ha sentenziato l'ex fuoriclasse della Dinamo Kiev dimostrando scarsa conoscenza dei bianconeri e dei problemi di Trapattoni. Il silenzio di Vialli con i giornalisti continua e non conosciamo il suo punto di vista. Ma Trapattoni, soddisfatto dell'esperimento, intende presentarlo in cabina di regia anche al Delle Alpi con il Parma. Non è un azzardo schierarlo alle spalle di Baggio, Casiraghi e Moeller, contro una squadra che ha nel dinamismo del centrocampo l'arma più efficace? «A parte la posizione diversa di Vialli, è una formula già adottata all'inizio stagione, con Di Canio. Non ci furono scompensi e non ce ne saranno se recuperiamo tranquillità e fiducia. A me il Vialli di Salerno è piaciuto molto e mi ha convinto per la visione di gioco lineare, la personalità, il pressing e la razionalità dimostrati nei primi 45'. Ha strappato agli avversari an¬ che quattro o cinque palloni. Poi ha seguito un po' di più l'istinto dell'attaccante, ma tatticamente è disciplinato». Scusi, Trapattoni, ma lei non si esalta troppo? «No, né voglio esaltare Vialli. Possiede il passaggio di prima, vede e serve i compagni con facilità. Deve interpretare il nuovo ruolo spingendosi avanti con minor frequenza. Il triangolare di Salerno era un test internazionale attendibile ma ci vogliono tre o quattro partite per calarsi in pieno nella parte. Tra noi il dialogo è aperto: Luca è abbastanza motivato e aspetta il mio segnale. Insieme valuteremo l'opportunità di insistere con il Parma». Che senso ha trasformare Vialli a metà stagione? «La nostra classifica ci mette in condizione di verificare tutto ciò che vogliamo. Più che invenzioni sono valutazioni per studiare le caratteristiche di quegli elementi duttili e di coloro che sono da Juve. A sprazzi, la squadra ha messo in mostra un grande potenziale ed intendo rivederlo al più presto. I recuperi di Platt e Julio Cesar non mi creeranno problemi. E' sempre meglio abbondare». Con Vialli mezz'ala, la responsabilità del gol cadrà tutta sulle spalle di Roberto Baggio che, nel '92, è stato superato di una rete solo da Van Basten? «C'è ancora un signor Casiraghi. A Salerno ha giocato niente male ma deve diventare il nostro punto di riferimento. Con lui bisogna arretrare Vialli, senza privarci di Moeller, e con Baggio attaccante. Quando si è infortunato a Glasgow era in crescita, in condizioni psicofisiche ideali, come non mai nelle ultime due stagioni. Vialli e Baggio parlano lo stesso linguaggio tecnico. Luca, a 28 anni, non deve migliorare ma credere in se stesso e nella possibidi cambiare ruolo». Schierare Baggio centravanti è come dimostrare che s'è perso tempo. Di chi la colpa? Del fantasista o degli allenatori che non lo hanno capito? «Anch'io l'ho utilizzato alle spalle delle punte per sottrarlo alle marcature asfissianti ed alle botte. Ma a cavallo tra il '91 e il '92, ha sfoderato i colpi geniali del suo repertorio proprio in zonagol. Adesso si è irrobustito ed è pronto a incassare le legnate. Vialli e Mancini, i gioielli della Sampdoria, sono esplosi a 26 anni ed hanno cominciato a vincere. Maradona, il Picasso del pallone, era già un fenomeno a 21 ed ha dovuto aspettare l'anno giusto e una squadra che esaltasse il suo talento per trionfare». £ quando la Juventus farà altrettanto con Robi Baggio? «Non siamo lontani. La mentalità di gruppo è quella giusta. La rivelazione è Torricelli, le sorprese Conte e Moeller, la conferma Dino Baggio che vedo stabile in mediana. Rimpianti? Se avessimo battuto il Brescia, e senza tornare sul rigore sbagliato da Baggio, sarebbe cambiato tutto lo scenario. Ecco, quella è l'unica gara che rifarei». Il SuperMilan potrebbe... sedersi sugli allori? «Nove punti sono un abisso, ma è meglio non suonare l'allarme. A Capodanno brinderò per un campionato più sereno e per dimostrare che non siamo come veniamo dipinti, a patto di non avere più infortunati. Abbiamo una nostra strategia per essere, come minimo, la seconda forza dietro il Milan e per vincere Coppa Italia e Coppa Uefa». Bruno Bernardi *V31 n la Juventus cerca nuove strade per1 n one del TRAPue palloni. o' di più l'ie, ma tattiato». ni, ma lei ppo? tare Vialli. o di prima, agni con fatare il nuoi avanti con triangolare est interna ma ci vo partite per a parte. Tra rto: Luca è to e aspetta eme valute di insistere rasformare gione? a ci mette in ficare tutto Più che inutazioni per eristiche di tili e di coloe. A sprazzi, so in mostra ale ed intenù prePlatt e I CANNONIECANNONIERE VAN BASTEN [Milan] BAGGIO [Juvenilis] BATISTUTA [FiorentinaSIGNORI [Foggia e LazFONSECA [Cagliari e NGANZ [Brescia e AtalanMELLI [Parma] BAIANO [Foggia e FioreVIALLI [Samp e JuventAGUILERA [Genoa e ToSKUHRAVY [Genoa] BALBO [Udinese] DETARE [Bologna e Anla responsabilitcadrà tutta sullRoberto Baggio cè stato superatote solo da Van B«C'è ancora un sigghi. 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