Rido con Epifanio sicuro, ma sicuro

Rido con Epifanio sicuro, ma sicuro In duemila per la banda di «Su la testa!» Rido con Epifanio sicuro, ma sicuro TORINO. Paolino Rossi è in vacanza, ma i suoi coboldi colgon l'attimo ed eccoli insieme, Antonio «Alex Drastico-Epifanio» Albanese e Antonio «Quando la vita s'accanisce» Cornacchione e Maurizio «Cativo» Milani. Quelli di «Su la testa!» l'altra sera arrivano a Grugliasco, alle porte di Torino, ed è tutto esaurito nel tendone da duemila posti. Par di stare al concerto dell'altro Rossi, il Blasco, che appena fa «Voglio una vita spericolata» gli piomba addosso il coro «voglio una vita come Steve Me Queen», mai che gli riesca di cantarsela da solo. Neanche Albanese-Epifanio riesce più a cantarsi «due parole d'amore, la prima è "ti", la seconda è...»: «Amo!» esplodono le duemila gole. Magica tivù: prima di «Su la testa!» Albanese e Cornacchione e Milani facevano i loro bravi spettacoli di cabaret, cento spettatori quando va bene. «Però una volta ne ho avuti ottomila - autoironizza il Milani, - nell'88 a Firenze, festa dell'Unità, va be', dopo c'era Grillo, forse erano lì per Grillo...». Adesso, il successo. E l'eterna domanda: che farne? Son bravi, certo. Bravissimo Albanese: attore vero con il senso del ritmo, i «tempi teatrali». E infatti riesce a far ridere con le pause. Altro che Celentano. Lo «stragista», il personaggio di Milani, è gustoso ma di fiato corto. Cornacchione è disperante («La prima volta che ho fatto l'amore avevo 16 anni... la seconda, 32»), impacciato, crudele. Però è strano e impossibile questo cabaret per duemila spettatori: sfuggono le espressioni, la mimica, le complicità. Funziona perché post-televisivo: basta la presenza. Le facce e le battute le conosci a memoria e vuoi vivere l'evento e ripetere le frasi fatte «fors'mafors'», «ce l'hai piccolo». Chi non avesse seguito «Su la testa!» neppur capirebbe quel che avviene sul palco e tra la folla. I paolorossiani sono stati santificati dal pubblico medio-progressista: pur sempre televisivo, epperò insofferente di Pippibaudi e Fabrizifrizzi. Il «cult», complice Raitre, s'è amplificato a «élite di massa»: conservando il fascino della diversità. Ma la banalizzazione è in agguato: è stata la morte delle creature di Arbore (Frassica, Ferrini, Laurito), è l'insidia che mina «Avanzi». Sapranno i paolorossiani difendersi dalla buona sorte? [g. fer.J Antonio Albanese ovvero «Alex Drastico o Epifanio» ha entusiasmato il pubblico accorso al tendone di Grugliasco

Luoghi citati: Firenze, Grugliasco, Torino