I più diffusi

I più diffusi I più diffusi Dal Barbanera al Chiaravalle ETORINO UNARI, solennità civili e religiose, calendario delle fiere, nozioni astronomiche, consigli per l'agricoltura, previsioni del tempo, oroscopi, proverbi. Elenco dei regnanti e loro genetliaci, nomi dei vescovi, dei magistrati e delle altre autorità. Religiosità diffusa, concretamente rurale, e un tocco di superstizione. Con qualche aggiornamento, la ricetta degli almanacchi è rimasta la stessa, come si può constatare curiosando nelle vetrinette di una mostra ospitata dalla libreria La Città del Sole. Il successo della formula resiste agli assalti della modernità e al rarefarsi di quel ceto contadino a cui in origine si rivolgeva. Erano le Pagine Gialle dei tempi andati; adesso si comprano anche in edicola, con il mazzo dei giornali, e sono libretti da guardare con un misto di affetto e di curiosità. Il più diffuso è il Barbanera di Foligno, «lunario-almanacco dell'astronomo filosofo degli Appennini», giunto alla 231a edizione. Circa 300 mila copie vendute in tutta Italia, un piccolo impero che fa capo all'Editoriale Campo e sotto il marchio Barbanera pubblica un'infinità di lunari, libri dei sogni, manualetti di vario genere. Il nome fa riferimento a un personaggio favoloso che viveva in un eremo sopra Foligno, esperto nell'arte di predire il futuro. Ancora oggi le previsioni occupano gran parte del Barbanera. Ancora più antico II Gran Pescatore di Chiaravalle, «almanacco popolare agricolo, astronomico, astrologico», che arriva quest'anno alla 274a edizione. Lo pubblica l'Editore Arneodo di Torino, la sua diffusione (60-80 mila copie) copre soprattutto Piemonte, Liguria e Lombardia. Anche il Chiaravalle si è lungamente caratterizzato per le previsioni («gran pescatore» nel libro del futuro chiuso da sette sigilli), ma ora si sbilancia meno. Di tradizione più recente e però già molto diffuso il calendario-almanacco di Frate Indovino, compilato da padre Mariangelo da Cerqueto. Quest'anno manca all'appello il glorioso Palmaverde, pubblicato per la prima volta a Torino nel 1722. L'edizione 1993 non esce, ma niente paura: tornerà l'anno prossimo. [m. as.l

Persone citate: Arneodo, Barbanera

Luoghi citati: Chiaravalle, Città Del Sole, Foligno, Italia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Torino