Mégève regina dello sci

Mégève regina dello sci Mégève regina dello sci Ma Cortina guida la riscossa ROMA. Le stazioni sciistiche italiane perdono il confronto con le rivali straniere. Questo il verdetto che arriva dalla classifica dei principali centri turistici invernali europei, realizzata da «Gente Money» in collaborazione con la Fintesa, società milanese specializzata in ricerche di mercato. Regina della neve è la francese Mégève, che precede le italiane Cortina d'Ampezzo e Madonna di Campiglio. Poi è una lunga teoria di stazioni svizzere e austriache, interrotta ogni tanto da località italiane, venti soltanto delle quali appaiono tra le migliori cinquanta. Le svizzere Davos e Saint Moritz al quarto posto pari merito, sono seguite nell'ordine da Meribel (Francia), Crans Montana (Svizzera), Chamonix (Francia), Celerina (Svizzera): per trovare un'altra località italiana bisogna scendere sino alla decima posizione, dove c'è Alta Badia. A livello italiano netto predominio nelle posizioni delle località delle Alpi orientali: trentine, bellunesi, altoatesine. Sotto tono, stando alla classifica, i centri delle Alpi occidentali: Sestriere, la migliore, occupa la 23a posizione, seguita alla 39a da Bardonecchia. Decisamente in calando la Valle d'Aosta: Cervinia è al 39° posto, alla pari con Bardonecchia, mentre Courmayeur è al 47°. Una sorpresa positiva è la stazione appenninica di Roccaraso-Rivisondoli (provincia dell'Aquila), al 24° posto. Dall'indagine molte località italiane escono con un giudizio severo, a dimostrazione del fatto che le bellezze naturali e gli impianti sciistici non bastano da soli a garantire una vacanza di qualità. Infatti per stilare la classifica (che comprende 134 località, delle quali 94 italiane, nove francesi, 14 svizzere e 17 austriache) è stata utilizzata una griglia di trenta parametri oggettivi e misurabili nella quale hanno pesato soprattutto i servizi offerti, le strutture e la capacità turistica delle singole stazioni. Di ogni località sono state passate al setaccio le piste (numero e tipologia) e le potenzialità di innevamento artificiale. Tra i coefficienti di valutazione anche il tipo di collegamenti, l'appartenenza o meno a un comprensorio sciistico, la presenza di piste da pattinaggio e stadi del ghiaccio. E ancora: gli impianti di risalita, gli alberghi e ristoranti, l'innevamento medio, i prezzi degli ski-pass e delle settimane bianche, la presenza di servizi per i bambini, i divertimenti e le manifestazioni culturali, le alternative allo sci, la presenza di centri traumatologici e ospedali. Dubbioso sulla validità della graduatoria è Flavio Musso, responsabile dell'ufficio stampa della Sestrieres SpA: «I metodi di valutazione sono troppo soggettivi - afferma - e classifiche di questo tipo lasciano il tempo che trovano. Secondo me Sestriere è fra le prime tre a livello nazionale e tra le prime dieci in Europa». Concorda in parte invece Diano De Matteis, presidente della Pro loco di Bardonecchia, con la posizione della sua località: «Non siamo molto lontani dalla verità, anche se su alcuni nomi avrei dei dubbi. Ad esempio And alo e Brunico non sono certo meglio di noi. Asiago ha solo piste di fondo. Non entro in merito alle località straniere, ma sicuramente Bardonecchia è tra le prime trenta stazioni. Una posizione che sarà certo migliorata ora che è stato aperto il nuovo pezzo dell'autostrada, che permette nuovi collegamenti a livello internazionale». Di segno opposto la reazione a Cervinia. Alcuni ritengono trop¬ po punitiva la classifica, ma altri esprimono giudizi di fuoco. Si sfoga Marco Pellissier, albergatore: «Cervinia sta andando come i gamberi e perde tutte le opportunità promozionali. Nel 1978 ha mollato il KL, che d'estate faceva affluire una folla di turisti. Ora ha mollato anche la pista di bob: un'opportunità persa perché con i campionati mondiali avrebbe avuto 16 ore di promozione in tv. Non c'è iniziativa, non c'è offerta, ci si accontenta della politica del "domenicale" con la conseguenza che la città è invasa dai caravan. Cervinia ha la fortuna di avere due splendide montagne e neve in abbondanza, ma senza una serie programmazione non basteranno più». Paolo Querio TOP 15 IN EUROPA 1' MEGEVE [FRA] 2' CORTINA D'A. (BL) [ITA] 3' MADONNA DI C. (TN) [ITA] 4' DAVOS [SVI] 4' St. MORITZ [SVI] 6' MERIBEL [FRA] 7' CRANS MONTANA [SVI] 8' CHAMONIX [FRA] 9 CELERINA [SVI] 101 ALTA BADIA [ITA] 11- VAL GARDENA [ITA] |12' P0NTRESINA [SVI] 13' SCHLADMING [AUS] 14? ZERMATT [SVI] 15'LESARCS[FRA] LE ALTRE ITALIANE 23' SESTRIERE [T0] 24' R0CCARAS0-RIVIS0ND. [Ad]j 27* ASIAGO [VI] 39" CERVINIA [A0] 39* BARDONECCHIA [T0] 47' COURMAYEUR [T0) 57' M0ENA-P. S. PELLEGRINO [TN] 59' SAUZE D'OULX [TO] 66' BORMIO [SO] 77' ABET0NE [PT] 86' MACUGNAGA [NO] 90' LIMONE [CN] 98' PILA [A0] 104' TERMINILLO [RI] 115' BIELMONTE [VC] tvcOtv

Persone citate: De Matteis, Flavio Musso, Marco Pellissier, Paolo Querio