Guerra sui cavalieri del Santo Sepolcro di A. R.

Guerra sui cavalieri del Santo Sepolcro ARCIVESCOVO-RETE ■HNNI Guerra sui cavalieri del Santo Sepolcro PALERMO. E' polemica fra l'arcivescovo di Monreale Salvatore Cassisa, reggente dell'ordine equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme e il senatore della Rete Carmine Mancuso che in un'interrogazione ai ministri dell'Interno Mancino e di Grazia e giustizia Martelli ha definito l'ordine «paramassonico». Immediata, secca, la replica del prelato: «Se il senatore Mancuso della Rete va dicendo queste cretinate, sappia che il papà di Leoluca Orlando, il professor Salvatore Orlando Cascio, è un componente dell'ordine». Mancuso ha chiesto di sapere «se l'appartenenza a ordini che prospettano un'obbedienza a personaggi chiacchierati e addi- rittura inquisiti possa compendiarsi nel giuramento di fedeltà alle istituzioni». L'allusione è al cavaliere del lavoro Arturo Cassina che fu luogotenente dell'ordine fino a quattro anni fa quando si dimise dalla carica essendo inquisito. E Mancuso con tutta evidenza ha voluto riferirsi al questore Bruno Contrada( pure cavaliere dell'ordine. L'arcivescovo Cassisa ha puntualizzato che i componenti debbono attenersi alle norme statutarie pena il loro allontanamento. «Quando mi sono insediato ho inviato una circolare a tutti cavalieri invitandoli a sottoscrivere una dichiarazione in cui si afferma di non aderire ad alcuna associazione condannata dalla Chiesa». [a. r.]

Luoghi citati: Gerusalemme, Monreale, Palermo