«E' un contagio psichico»

«E' un contagio psichico» «E' un contagio psichico» Gli psicologi: «Un caso limite legato al crollo di ogni valore» ROMA. Casi limite, gesti che infrangono tabù estremi. L'uccisione di tutti e due i genitori è un evento raro: solo due casi clamorosi (Barberis e Maso) oltre a quello di Cerveteri negli ultimi anni. Perché un figlio si trasforma in omicida diabolico? Al di là delle motivazioni che verranno trovate nell'uccisione dei coniugi Rozzi, gesti come questi, secondo gli esperti, maturano in un clima di violenza, fisica e psicologica. «Sono reati gravissimi - osserva Paolo Pancheri, ordinario di psichiatria all'università La Sapienza - che trovano la loro giustificazione nella psicopatologia». Secondo Pancheri, per arrivare ad uccidere entrambi i genitori non è sufficiente un rapporto «molto, molto disturbato, ma c'è anche bisogno di un incidente di percorso che fa scattare un meccanismo a corto circuito che porta all'omicidio». Pancheri spiega anche che, se ci sono molti casi di parricidio, l'omicidio della madre è un caso raro, «perché bisogna superare condizionamenti atavici». Un «contagio psichico» causato da un'epidemia di violenza nella società e da un crollo di valori può, per Mauro Laeng, ordinario di pedagogia alla Sapienza, essere alla base di questi gesti. «Casi ai margini della normalità - osserva Laeng - diventano quasi normali. Quando si deteriorano i rapporti con la famiglia esplode un individualismo esasperato che comunque da solo non fermenta se non è combinato con il crollo generale dei valori della società». I «meccanismi diabolici» che spingono un giovane a uccidere i genitori sono legati per Michele Trimarchi, neuropsicofisiologo, alla rottura del legame affettivo fra genitori e figli ad opera di «forti condizionamenti prodotti da sostanze o compulsioni sviluppate in difesa dei condizionamenti stessi. Per rompere il legame affettivo occorrono anni di situazioni conflittuali tra la richiesta incoercibile di soddisfacimento dei propri pseudobisogni ed il rifiuto dei genitori di soddisfarli». Ir. cri.l

Persone citate: Barberis, Casi, Mauro Laeng, Michele Trimarchi, Pancheri, Paolo Pancheri, Rozzi

Luoghi citati: Cerveteri, Roma