Turturro farà «La tregua» con Rosi di Primo Levi

Turturro farà «La tregua» con Rosi L'attore italo-americano protagonista di un lavoro tratto dal romanzo di Primo Levi Turturro farà «La tregua» con Rosi E vuole realizzare un film sulla Duse e d'Annunzio ROMA. Francesco Rosi gli ha proposto il ruolo di protagonista nel suo prossimo film «La tregua» tratto dal romanzo di Primo Levi: Francesco Rosi e John Turturro si sono già incontrati l'estate scorsa e anche qualche giorno fa, mentre l'attore americano era a Roma per parlare di «Mac», il suo ultimo film. «Non so ancora quando inizieranno le riprese - ha detto Turturro - ma ho promesso a Rosi che imparerò l'italiano». John Turturro, l'interprete italo-americano che per «Barton Fink» ha vinto la Palma al Festival di Cannes del '91 e quest'anno, sempre a Cannes, ha ottenuto la «Camera d'or» (cioè il premio per la migliore opera prima) con «Mac», ha intenzione di realizzare in Italia un film ispirato ai personaggi della Duse e di d'Annunzio. Non una trasposizione cinematografica della loro vicenda, ma piuttosto una rivisitazione degli anni, dell'atmosfera, del clima culturale, soprattutto nel mondo del teatro, che fecero da sfondo all'esistenza dei due personaggi. «Vogliamo cogliere lo spirito di quell'epoca, raccontare, in un linguaggio da commedia romantica., una storia di gente di teatro alla fine del diciannovesimo secolo. Descriveremo i momenti di crisi e di tensione all'interno di una compagnia teatrale; e la rivalità che divideva il teatro italiano da quello francese, rispettivamente rappresentati da due idoli delle platee come Eleonora Duse e Sarah Bernhardt». Turturro, che parla sempre al plurale, rivolgendosi di continuo ai suoi due amici e collaboratori, l'attore Michael Badalucco e lo sceneggiatore Brandon Cole, precisa che il film non sarà propriamente la rappresentazione del personaggio Duse, anche se la protagonista femminile avrà un ruolo rilevante rispetto agli altri: «E' la più forte perché in un momento di transizione, come quello in cui stava morendo la commedia dell'arte, rappresenta il ponte con il futuro». Nato nel quartiere popolare di Queens a New York, in una famiglia operaia di origini italiana («Quando veniamo da queste parti ci sentiamo a casa; ci piace lavorare in Italia perché così abbiamo la possibilità di scoprire qualcosa di più sulle nostre origini, visto che i nostri genitori, dopo essere emigrati, non sono più tornati nel loro Paese»), John Turturro è uno degli attori più ricercati e apprezzati dai registi americani dell'ultima generazione: Spike Lee gli ha affidato due ruoli importanti in «Fai la cosa giusta» e «Jungle Fever» e i fratelli Coen, prima di offrirgli la possibilità di recitare nei panni dello stralunato sceneggiatore in crisi Barton Fink, lo avevano scelto per la parte del gangster di mezza tacca Bernie Bernheim in «Crocevia della morte». «Ho visto "Malcolm X" - dice Turturro - e l'ho trovato bello e costruttivo», [f. e] John Turturro

Luoghi citati: Cannes, Italia, New York, Roma