Italia in caduta libera ma Dalla Noce impazza di Curzio MalteseGad Lerner

Italia in caduta libera ma Dalla Noce impazza r iGSette Italia in caduta libera ma Dalla Noce impazza Dalla NoHO visto una regina. Una regina che piangeva seduta sopra un trono. Lo stalliere gli ha portato via una figlia. I due maschi si sono separati. Le hanno bruciato anche un castello. «Di trentadue che lei ce n'ha» (Dario Fo). Povera regina. Ma se per Elisabetta d'Inghilterra il '92 è stato «annus horribilis», noi che cosa dovremmo dire? L'apocalisse italiana, se non si vede ancora per le strade, si celebra da mesi in televisione, tutti i giorni. I cavalieri si chiamano Lega, Mafia, Tangentopoli e Crisi Economica, il più terribile. Eravamo la quinta potenza mondiale un anno fa. Quarti in primavera, alla vigilia del voto. Poi, caduta libera: ancora quinti, sesti, settimi. Fuori dallo Sme, ai confini della Cee, esclusi dalla Uefa, retrocessi dall'onnipotente rivista Moody's in serie B, C, D. Incalzati dalla Speculazione Internazionale, minacciatidalia povertà di massa. Che ritmo, però. Che rapidità. Quale turbinio di eventi epocali, tra un tiggì e l'altro. In altri tempi, per scalare di un misero posto le classifiche della produzione mondiale, un Paese impiegava decenni, secoli. Noi invece su e giù come fosse l'hit parade, Superclassifica show. Dove saremo martedì prossimo? Davanti alla Francia, dietro al Canada? Non c'è modo di annoiarsi. Anche i problemi son sempre nuovi, imprevisti. Nelle grigie nazioni perseguitate dalla Storia le questioni si trascinano uguali, vecchie, tenaci. Vuoi mettere? Qui un mattino si sveglia il ministro Goria, inventa una tassa e zac, scatta l'emergenza bolli. Un altro giorno entra in sciopero una microcategoria dei Monopoli di Stato e, bum, scoppia il dramma delle sigarette. Domani spariranno le 100 lire e rispunteranno i miniassegni. Un numero che ha già avuto successo. E' questo tumultuoso inseguirsi di cataclismi accompagnato da analisi altrettanto fantasiose, a ' rendere le corrispondenze straniere dall'Italia tanto spassose e i nostri tg i più vivaci d'Europa, E' del giornalismo il fin la meraviglia. Non a caso, il più famoso esperto televisivo di economia è Everardo Dalla Noce, uno che per spiegare l'andamento schizofrenico della Borsa ha inventato uno stile a metà strada tra il mago Otelma e Wanna Marchi, con le Olivetti privilegiate al posto delle alghe scioglipancia. Alla Rai vanno matti per Everardo, guai a toccarglielo: «Fa alzare l'audience». Gad Ler e ner E' vero. Ogni giorno si sbilancia in previsioni ottimisticamente sballate. Un altro autorizzerebbe feroci sospetti ma nel suo caso la si considera una simpatica forma di tifo. Si esalta quando il Seaq di Londra tratta bene le nostre blue chips, che, aggiunge «per i non addetti ai lavori», sono «i titoli a maggior flottante». Convinto che così si capisca meglio. Ma l'importante è parlare e tenere la scena, altrimenti vuota: la corbeille è deserta, tace il banco delle grida. Il resto dell'informazione economica è anche peggio. Statistiche narcotizzanti e multiuso, buone a giustificare l'euforia di ieri come il catastrofismo di oggi. Ipnotiche sequenze di mani che contano marchi e lire raccontano la svalutazione (una congiura). I grafici vengono occupati invece che dalle cifre, dai fioretti («taglio agli sprechi inutili», sul Tgl, è stato un record di idiozia tautologica). Ogni tanto il parere dell'esperto economico, molto poco obiettivo. A scelta segue: l'inevitabile Discorso del Sacrificio oppure la parola d'ordine del presidente Scalfaro (o era Celentano?): «Ce la faremo». Tanto varrebbe far leggere l'oroscopo dell'industria a Sirio. Ed è incredibile che, in un Paese dove la stampa economica vanta alte tirature, in tv si continui a ignorare una materia da audience. Con rare eccezioni. L'ottimo «Tempo delle scelte» di Prodi, fùoriorario. Una serata da Costanzo, purtroppo senza replica. Gad Lerner una tantum, ma privilegiando sempre la visione agonistica delle tensioni sociali - in una parola: il casino rispetto alla discussione. Mai Mixer o Samarcanda, se non a scopo propagandistico. Si finisce dritti nelle braccia di Wanna Dalla Noce oppure nei tg che promuovono l'asta dei Bot, da veri banditori, in chiave patriottica anti-Lega. Si chiude anche l'annus horribilis della tv nel fragore di grandiosi dibattiti montati intorno a spettacolini di rivista. Il senso di Svalutation, il messaggio di Domenica In. Ma la fiction del decennio sarà stata Dallas, La Piovra o la Guerra del Golfo? Il kolossal hollywoodiano del '92 si chiama «Restore Hope» (Operazione Speranza, nella solita traduzione approssimativa). La telenovela: «Anche i principi si separano». E la satira, più che di avanzi e battute, si nutre di «realtà» quotidiana, da blobbare. Curzio Maltese *ej e za Dalla Noce Gad Lerner

Luoghi citati: Canada, Europa, Francia, Inghilterra, Italia, Londra