Natalia, piccolo miracolo a Palermo

Natalia, piccolo miracolo a Palermo Sta bene la neonata partorita in bagno la notte del 24 e gettata in una sacca tra i rifiuti Natalia, piccolo miracolo a Palermo Salvata dagli agenti di polizia a tempo di record Ad abbandonarla nella discarica era stato lo zio PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In questo Natale la storia che ha commosso e al tempo stesso indignato gli italiani viene da Palermo. La protagonista è Natalia, una neonata di 2 chili e 700 grammi che davvero potrà considerarsi miracolata. Il nome gliel'hanno dato i poliziotti che la notte di Natale, alla mezzanotte tra il 24 e il 25, l'hanno trovata in una borsa in plastica buttata da uno zio fra i rifiuti ed i rottami. E' stata partorita da Giuseppina Di Noto, una ragazza-madre di 28 anni, nel bagno di casa. Avvolta in una vestaglia e messa nella sacca chiusa con la cerniera, la bimba è stata quindi abbandonata dallo zio, Marcantonio, di 29 anni, che è stato arrestato per tentativo di infanticidio. Identica l'accusa per sua sorella. Lui è in una cella di isolamento nel carcere dell'Ucciardone, lei è piantonata in un lettino nell'ospedale «Ingrassia» dove l'altra notte era stata portata dal fratello con una violenta emorragia intervenuta dopo il parto. E Natalia? Sta be¬ ne, anzi benissimo in un'incubatrice della «sala lattanti» dell'ospedale per bambini «Di Gristina». I giudici del Tribunale per i minorenni l'hanno temporaneamente affidata al primario del reparto e agli agenti, fra i quali una ragazza che, intervenuti in tempo record, hanno salvato la bimba. Domani al Viminale il ministro dell'Interno Nicola Mancino si congratulerà di persona con il questore Matteo Cinque e con l'equipaggio della «volante». Desolante in quadro familiare di Giuseppina Di Noto che ancora non ha rivelato l'identità del padre di Natalia. Figlia di un alcolizzato e di una malata di mente, Giuseppina di Noto è sempre stata una «disperata». Natalia è stata recuperata dopo che la madre, messa alle strette dai medici dell'ospedale «Ingrassia» ai quali in un primo momento aveva provato a nascondere di aver dato alla luce pochi minuti prima una bambina, ha finito per ammettere tutto. Piangendo, esausta, Giuseppina ha detto che il fratello era andato a gettare la bambina e ha fornito qualche vaga indicazione. Questione di attimi. In questura, ricevuta la segnalazione, è scattato il dispositivo predisposto dal questore per i casi d'urgenza e per la «prevenzione generale», un meccanismo che Cinque chiede ai suoi collaboratori di far girare al massimo 24 ore su 24. Così l'autoradio con l'equipaggio fortuna¬ to ha cominciato a percorrere la circonvallazione. A un certo punto i loro sguardi si sono posati su un cumulo di immondizia e rottami in uno dei tratti della strada ancora incompleti. Natalia era lì, semisoffocata. La corsa affannosa verso l'ospedale è stata breve. Di lì a poco rassicuranti i medici: «La bambina sta bene». [a. r.] La piccola Natalia nell'incubatrice dell'ospedale di Palermo

Persone citate: Giuseppina Di Noto, Gristina, Matteo Cinque, Nicola Mancino

Luoghi citati: Palermo