Maigret indaga a fumetti, fra le proteste di Gabriella Bosco

Maigret indaga a fumetti, fra le proteste La strenna va a ruba a Parigi. Ma gli Amici dell'autore raccolgono firme per bloccare l'iniziativa editoriale Maigret indaga a fumetti, fra le proteste Nel disegno un po' di Gabin, un po' di Cervi e molto Simenon -wl PARIGI In copertina c'è lui, con I impermeabile, sciarpa, I cappello e la classica pi*-\ pa. Sullo sfondo - è notte l'obelisco di place de la Concorde, la camionetta della polizia e disegnata per terra la sagoma di un cadavere. E' Maigret e il suo morto, il primo Simenon a fumetti, distribuito in Francia da Du Rocher ma di produzione belga (Claude Lefrancq Editore). Belga come Simenon e come tanti grandi fumetti in lingua francese (da Tintin a Spirou, da Lucky Luke ai Puffi). E' la strenna della discordia. Le 15 mila copie della prima tiratura sono andate esaurite in pochi giorni. Ma non mancano le proteste, da parte di un gruppo di immancabili Amici di Simenon che hanno scritto all'editore «per bloccare le manovre». Maigret e U suo morto è il «coup d'envoi» per l'opera omnia di Simenon a strisce. E i 150 firmatari, «in difesa del testo originale», non vogliono saperne. La loro indignazione è rivolta al principio in sé della trasposizione a fumetti, non al prodotto specifico che riconoscono - è di ottima qualità. Claude Lefrancq Editore ha ormai dato prova di serietà professionale, nel campo del poliziesco in bande dessinée. Ha in catalo- go i maggiori autori gialli francofoni, da Arsenio Lupin a Fantomas e Rouletabille (un capolavoro Il fantasma dell'Opera), ma anche Nero Wolfe, Edgar Wallace e Sherlock Holmes (imperdibile Il mastino dei Baskerville). Il disegno è di Philippe Wurm. Per Maigret ha studiato un abilissimo misto delle più popolari interpretazioni dello schermo, da Jean Richard a Jean Gabin al nostro Gino Cervi. Senza essere nessuno di loro singolarmente, di vignetta in vignetta li evoca tutti. E a un certo punto, silhouette nera su sfondo di luce, di profilo con la pipa in bocca, è inequivocabilmente lui, lo stesso Simenon. Altrettanto centrata è madame Maigret, qui al meglio del suo ruolo. Casalinga in pan¬ tofole, adula e vizia il suo Jules, lo aspetta paziente quando non torna per i pasti, e quando rientra gli fa trovare caldi i piatti preferiti. Gli dà i tipici suggerimenti involontari dettati dal buon senso, fondamentali per lo sviluppo dell'inchiesta. Poi c'è Parigi, la scenografia, opera di un Frank Brichau ispiratissimo. Il Quai des Orfèvres con il quartier generale della polizia giudiziaria, l'ufficio del commissario con finestra sulla Senna, il telefono nero e la stufa di ghisa. Boulevard Richard Lenoir, a due passi dalla Bastiglia, dove Maigret abita. Con il canale Saint Martin perennemente brumoso che gli scorre davanti. I punti focali della Parigi notturna: Pigalle con le Folies-Bergère, Maxim's (luogo mitico che il Simenon ventenne, appena sbarcato dalla sua Liegi senza un soldo, costretto a pane e camembert in una gelida soffitta, andava a guardare da fuori giurandosi «che ci sarebbe arrivato»). I piccoli bistrot, tovaglia rossa a quadri e caraffa di vino sul tavolo, dove Maigret va per tastare il terreno, ma anche per rifarsi dalle fatiche con Lucas e Janvier: una fetta di prosciutto buono e due patate all'aglio, l'immancabile fricandeau, l'haricot di montone, la torta di mele. Per finire, il paesino dell'immediata periferia (qui Charenton), l'alberghetto, i provinciali del «milieu». Maigret e il suo morto (libro del '47) è una delle inchieste ad azione incalzante, con parecchi omicidi nel giro di poche ore. Facile da trasporre, rispetto a altre più psicologiche, e scelta proprio per questo. L'adattamento del testo, di Odile Reynaud, è fatto con cura. I dialoghi clou sono ripresi alla lettera. Quell'I per cento di lettori scontenti, gli Amici di Simenon, lo sono insomma per partito preso. Gli altri già aspettano Maigret e il corpo senza testa e Maigret tende un agguato, annunciati come prossimi. Al più presto in italiano. Gabriella Bosco Silhouette nera su sfondo di luce, pipa in bocca: è lui, lo stesso Simenon, in una tavola di «Maigret e il suo morto»

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