E la Coca-Cola creò Babbo Natale

E la Coca-Cola creò Babbo Natale E la Coca-Cola creò Babbo Natale Lo vestì di rosso nelle pubblicità del 1930 f LONDRA E città s'illuminano di lucciole colorate, centiI i naia di abeti sfrecciano in *él macchina per le strade, i bambini fiutano nell'aria strane magie; alla televisione Spencer Tracy entra distrattamente nel centralino di un ufficio informazioni, e si trova da solo a rispondere alle chiamate. «Come si chiamano le renne di Babbo Natale?», chiede l'ennesima utente impazzita. «Eolo, Mammolo, Pisolo, Brontolo, Cucciolo... e Pollicino, signora», risponde il vecchio burbero con un sorriso beato. E' Natale. E prima che il regista Walter Lang ci rivolga anche quest'anno la stessa domanda, in quel classico delle feste che è Segretaria quasi privata, un grande etologo e antropologo come Desmond Morris risponde a tutte le curiosità sui riti del Natale in Chrìstmas watching, appena pubblicato in Inghilterra dalla Jonathan Cape. Dimostrando che quasi tutte le usanze del 25 dicembre non hanno nulla a che vedere con la nascita di Cristo, ma con bellissime leggende pagane. Perché il Natale cade il 25 dicembre? «Una cosa è certa: che Cristo non è nato il 25 dicembre dell'anno zero», risponde Desmond Morris, perché quella data fu fissata arbitrariamente da Papa Giulio I. Il calcolo si basava sul fatto che, supponendo che Cristo fosse morto il 25 di marzo, doveva essere anche stato concepito il 25 di marzo, perché il tempo che aveva trascorso sulla Terra deve corrispondere a un numero perfetto di anni. E nove mesi dopo il 25 di marzo c'è il 25 dicembre. Tutte supposizioni, dice Morris, tuttavia.'la-scelta di quella data fu'unà^mossa astuta, perché cadeva nel mezzo delle festività pagane invernali, che la Chiesa sperava di sostituire con le proprie. Cosa impossibile, però, perché la gente era troppo affezionata a certe usanze per abbandonarle, e la Chiesa dovette farle sue. Come lo scambio di regali. Babbo Natale è anche Santa Claus? Sono diventati la stessa persona, ma il primo era in origine un personaggio che rappresentava l'inverno, e girava di casa in casa" mangiando e bevendo, all'epoca in cui i vichinghi temevano l'asprezza dell'inverno e cercavano di propiziarsi le forze delia natura per avere un inverno mite. La leggenda di Santa Claus deriva invece dalla bellissima storia di Nicola, un Santo nato in Turchia nel 280 d. C. 'e seppellito a Bari, che regalò tutte le sue immense ricchezze ai poveri. Una notte Nicola era in viaggio e si fermò a dormire in una locanda, dove il padrone teneva prigionieri dei bambini dentro barili di brina, prima di salarli e spacciarli come maialini ai suoi clienti. Nicola lo scoprì e ne liberò tre, e divenne perciò il Santo protettore dei bambini, mentre la fama della sua bontà e della sua generosità raggiungeva ogni angolo della Turchia. Molto più tardi le navi olandesi portarono nel Nord Europa la leggenda di Nicola, che dall'Olanda raggiunse la colonia di Nuova Amsterdam (un giorno New York). Si diceva ai bambini che se il giorno di San Nicola - il 6 dicembre - lasciavano in cortile del cibo per il suo cavallo, Nicola li avrebbe ricambiati con dei dolci. Dal cibo si passò poi alla lista dei regali, che Sin ter Klaas, come lo chiamano gli olandesi, avrebbe avuto tempo sino al 25 dicembre per cercare. Da Sinter Klaas il nome si è trasformato in America in Santa Claus, prima che nel 1870 la sua leggenda tornasse indietro in Inghilterra, dove il personaggio buono e generoso di Santa Claus si è fuso con quello più selvatico di Babbo Inverno, per diventare Babbo Natale. Qual è l'origine dell'albero di Natale? «Gli alberi di Natale», precisa Desmond Morris, «hanno veramente poco a che vedere con Cristo». Circa dodici secoli fa i germani adoravano la quercia, e i missionari cristiani, non tro¬ vando il modo di farli recedere da questa usanza, la fecero loro. Sostituirono la quercia con l'abete, spiegando che la sua forma triangolare rappresentava la Trinità. La calza della befana Andrebbe appesa all'albero, per ricordare come San Nicola salvò tre bellissime fanciulle dalla prostituzione. Il loro pa¬ dre era caduto in miseria e alle ragazze, senza dote per sposarsi, non restava altra scelta. Ma Nicola, che aveva udito il fatto, infilò una notte un sacchetto d'oro in una delle calze che la sorella maggiore aveva steso fuori ad asciugare, e lei potè sposarsi. Poi ripetè la stessa cosa di nascosto per la seconda sorella. Ma quando andò a lasciare l'oro nella calza della terza, il padre e la ragazza si appostarono per ringraziarlo e lo sorpresero, scoprendo finalmente chi era. Perché Babbo Natale scende dal camino? Per colpa del simpaticissimo professor Clement Moore, che in America, nel 1822, scrisse la poesia «Una visita di San Nicola» per i suoi sei bambini. Diceva la poesia che San Nicola sarebbe arrivato in slitta sul tetto e sarebbe entrato in casa dal camino. Questo perché il professor Moore aveva studiato i miti finlandesi, e trasferito nella leggenda di San Nicola le usanze dei lapponi, che abitavano in capanne mezzo interrate, alle quali si poteva accedere solo da un buco sul tetto, lo stesso buco che permetteva al fumo di uscire. Per cui, se Santa Claus entrava dalla porta, entrava automaticamente anche dal camino. Perché si pensa sempre a un bianco Natale? «Anche se può sembrare strano, perché ha nevicato molto a Natale i primi otto anni della vita di Charles Dickens», risponde Desmond Morris, al cui racconto «A Christmas Carol», pubblicato con immenso successo nel dicembre del 1843, si deve quell'immagine che Dickens ricollegava alla sua infanzia. Perché si decora l'albero? «Ancora una volta, per la sopravvivenza di un rito pagano, secondo il quale, se non si fosse fatto qualcosa di speciale, gli spiriti che d'inverno abbandonavano gli alberi, non sarebbero tornati in primavera e gli alberi non avrebbero dato frutti. Di qui l'idea delle decorazioni nata in Germania, che la Casa reale tedesca, attraverso i matrimoni con altre case regnanti, ha diffuso in Europa». Perché Babbo Natale è vestito di rosso? «Si stenta a crederlo», risponde Desmond Morris, «ma il moderno Babbo Natale o Santa Claus non deve il suo costume a una leggenda antica o alla mitologia, ma alla Coca-Cola. Una volta infatti Babbo Natale poteva essere vestito in molti modi, di verde, viola, azzurro o mar-1 rone, o addirittura di pelli. Ma tutto ciò cambiò nel 1930, quando la Coca-Cola decise di. usare la sua figura per la cam-', pagna pubblicitaria invernale che cadeva in piena Depressione, e chiese al pittore Haddon Sundblom di ridisegnare il vecchio gentiluomo, rendendolo più bonario e simpatico. E così è nato il personaggio vestito di rosso, con la tunichetta corta bordata di pelo, la cintura e la papalina col pon-pon che ha cancellato il ricordo dei suoi predecessori». Perché la slitta è trainata dalle renne? «Sempre per colpa del professor Clement Moore, quello che lo ha fatto entrare in casa dal caminouPrima della poesia Una visita di San Nicola, che scrisse per i suoi bambini nel 1822, Babbo Natale andava a piedi o a cavallo. Ma il professore cercava qualcosa di più romantico, e studiando le leggende lapponi ne trovò una sul "Vecchio Uomo Inverno" che ogni anno arriva con una slitta trainata dalle renne, portando con sé la neve. Combinò questo personaggio con il portatore di regali. Clement Moore - osserva Morris - sarebbe sbalordito di scoprire che la sua fama nasce da quella poesia, e non dal suo monumentale Dizionario della lingua ebraica». Livia Manara Quasi tutti i riti più popolari del 25 dicembre nascono da bellissime leggende pagane: qualcuna aggiornata da poco. Lo spiega l'antropologo inglese Desmond Morris Società' e Cultura, tti i riti più popolari 25 dicembre nascono me leggende pagane: aggiornata da poco. l'antropologo inglese Desmond Morris L'America della Depressione: il nuovo Babbo Natale nacque come messaggio di ottimismo Giove Qui sotto, Desmond . Morris: «I regali, usanza neolitica» A sinistra, un manifesto della Coca-Cola ( 1964). Prima di essere «adottato» dal colosso americano. Babbo Natale era vestito di verde o coperto di pelli: nel '30 gli misero la amichetta rossa bordata di pelo L'America della Depressione: il nuovo Babbo Natale nacque come messaggio di ottimismo