Se un mito di bellezza mette gli occhiali di Pier Paolo Luciano

Se un mito di bellezza mette gli occhiali Anche Sylvester Stallone, Christopher Lambert e Monica Vitti hanno superato la prova Se un mito di bellezza mette gli occhiali Delon ha un calo di vista, ma il suo look è promosso [ LA STAR IL mito della bellezza scopre gli occhiali. A 57 anni, anche Alain Delon ha dovuto fare i conti con un calo della vista. E il medico gli ha ordinato un paio di lenti. Per un divo come lui è forse la peggior sventura che gli potesse capitare. Gli attori odiano gli occhiali quasi quanto il colore viola: sono un fastidioso inconveniente e, quel che più conta, un segno di invecchiamento. Ma è proprio così? E, soprattutto, le lenti tolgono bellezza? Sylvester Stallone e Christopher Lambert non la pensano così. «Rambo» li indossa addirittura per vezzo. Ha puntato molto sugli occhiali per riciclarsi come personaggio. Lambert, che soffre di miopia, li usa con sempre maggior frequenza rispetto alle lenti a contatto, anche nelle cerimonie di premiazione. E che dire di Monica Vitti? Anche lei da tempo sfoggia le lenti senza aver perso in fascino. Dunque, la bellezza resiste alle lenti? Ecco l'opinione di quattro persone che della bellezza hanno fatto il loro mestiere: Giorgetto Giugiaro, il numero uno del design made in Italy, Diego Dalla Palma, il truccatore delle dive ma anche delle centinaia di donne che ogni settimana attraverso le colonne di «Anna» gli chiedono consigli su ciprie e rossetti, Mario Audello, uno dei maestri italiani nel campo delle acconciature, e Liliana Ponti, alle cui mani si affidano le stars della Fininvest, da Mike Bongiorno a Gerry Scotti, da Iva Zanicchi a Lorella Cuccarini. Tutti pro: muovono gli occhiali a pieni voti. E non soltanto per chi ha una certa età. Sentiamoli. Diego Dalla Palma: «Gli occhiali? Forse spengono un po' la bellezza classica, ma rendono più affascinanti, più sensuali, più inquietanti. Possono aiutare le donne ad avere un aspetto più mascolino e gli uomini a smorzare l'espressione aggressiva. Nel caso di Delon poi sono un vantaggio. Alain non ha più la faccia di un tempo. Diciamo che è un bello avvizzito. Le lenti lo trasformano, ne fanno un bel signore maturo, con un piccolo tocco da intellettuale». Giorgietto Giugiaro comincia con una premessa: «L'occhiale è un accessorio importante e delicato. Più importante della cravatta o delle scarpe. Ed è facilmente intuibile considerato che è l'elemento più vicino alla fonte dell'espressione dell'uo mo. Può contribuire a cambiare volto, dare uno sguardo aggressivo oppure rassicurante. Si può giocare in due modi la carta degli occhiali: per cambiare look, quando l'immagine è datata. Ad esempio Funari ha abbandonato quelli Porsche per un modello più moderno, più adatto, che ne ha migliorato l'immagine. Oppure per necessità. In questo secondo caso, lo si cambia frequentemente, secondo i dettami della moda». Mario Audello ha visto di persona il nuovo Alain Delon, a Montpellier, sul set di «Il ritorno di Casanova», film che andrà in programmazione nelle prossime settimane in Francia. Le parrucche che indossava l'attore le ha fatte lui. «Debbo dire che aveva sempre gli occhiali. Un modello molto leggero, che nulla ha tolto al suo fascino. Anzi, semmai è vero il contrario, ha aggiunto qualcosa. Pur conservandosi benissimo, anche Delon ha qualche ruga e gli occhiali aiutano a mascherarla. Ma credo che, più in generale, le lenti si integrino sempre bene con la persona che li indossa, che non ne danneggino l'immagine». La pensa così anche Liliana Ponti, che dirige la sala trucco di Canale 5, Italia 1 e Retequattro: «L'occhiale? Non toglie niente. Anzi, a volte, aggiunge qualcosa. In meglio. Soprattutto nelle persone non più giovanissime: le rende ancora più interessanti. Ed è il caso di Alain Delon. Tutto questo senza nulla cambiare nell'espressione: voglio dire, chi è allegro e simpatico mantiene questa caratteristica anche dietro un paio di lenti. Vanno bene anche per le donne. C'è chi li usa colorati: servono per nascondere qualche ruga sotto gli occhi». Pier Paolo Luciano Giugiaro: nell'immagine contano I più delle scarpe e della cravatta Dalla Palma: regalano fascino I Da sinistra, in senso orario: Sylvester Stallone, Monica Vitti, Christopher Lambert e Alain Delon. Quattro divi del grande schermo che portano abitualmente gli occhiali

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