Banco di droga al mercato coperto
Banco di droga al mercato coperto Marito e moglie, panettieri, arrestati a Porta Palazzo. Otto negozi chiusi dal prefetto nel '92 per spaccio Banco di droga al mercato coperto E 50 grammi d'eroina nell'orsacchiotto della figlia Ancora droga. E questa volta fra le bancarelle del mercato coperto di Porta Palazzo. Qui i carabinieri della compagnia Oltredora hanno arrestato, ieri all'alba, due giovani panettieri: Antonino Morello, 28 anni, e Maria Ieramo, 32 anni, abitanti in via Como 3. A scoprire il traffico sono stati i militari della stazione mobile che sosta di solito a Porta Palazzo: intorno a quel banco c'era un giro strano di tossicodipendenti. I militari del tenente Zito hanno così deciso una perquisizione domiciliare: in un armadio di casa Morello sono stati trovati 6 milioni di lire in contanti, bilancini per la preparazione delle dosi e qualche grammo di eroina. Il grosso dello stupefacente (una cinquantina di grammi) era stato invece nascosto hrim orsetto di peluche, appartenente alla figlia della coppia, di appena 3 anni. E' l'ennesima storia di droga in una città che vede quotidianamente operazioni contro il flagello della tossicodipendenza. Nel 1992 il prefetto di Torino, Carlo Lessona, ha disposto la chiusura cautelare - da 9 mesi a un anno - di due circoli privati, tre bar, un ristorante, una pasticceria e una macelleria. Tutti provvedimenti presi sulla base di rapporti delle forze dell'ordine con riferimento all'articolo 79 del testo unico delle leggi in materia di stupefacenti che ne vuole intralciare il cammino verso il consumatore. Si tratta di un'azione dissuasiva per fare il vuoto intorno a chi spaccia droga. Spiega il viceprefetto vicario Vittorio Messina: «E' un provvedimento cautelativo che si applica anche quando i titolari dell'esercizio non sono denunciati. La legge vuole colpire per scoraggiare anche chi tollera che il proprio locale diventi luogo di convegno di tossicodipendenti e spacciatori». E' certo che la chiusura di un bar, di un ristorante o di un negozio per un anno intero significa creare grosse difficoltà ai titolari, perché induce una naturale espulsione dell'esercizio dal tessuto commerciale della zona: recuperare il tempo perduto per il titolare diventa estremamente diffìcile perché si trova emarginato dagli stessi abitanti del'area interessata. L'obbiettivo è di indurre gestori e proprietari, anche se non colpevoli direttamente dello spaccio, ad essere più attenti alla propria clientela. Ieri abbiamo fatto un rapido giro tra i locali chiusi, incominciando dalla macelleria di corso Orbassano 193/C. Serranda abbassata, polvere, ancora i cartelli che offrono «conigli nostrani» a 9800 lire e «coscia di tacchino» a 3480: ma il 9 giugno scorso gli agenti della pohzia ci trovarono eroina e bilan- cino per preparare le dosi. Ci furono tre arresti. Il provvedimento di chiusura del prefetto è scattato l'il novembre: per un anno la macelleria dovrà restare chiusa. Polvere e desolazione anche al bar «David's» di via Spalato 7 bis. Al di là della grata, fra le sedie rovesciate, c'è ancora il «menù» del 13 luglio, l'ultimo prima del provvedimento di chiusura: offre «fusilli alla bolognese», ma molti ricorderanno che nell'elegante locale, che stavano rilevando alcuni agenti di polizia, poi arrestati, si serviva anche droga. Il «David's» re¬ sterà chiuso fino al 9 luglio '93. Serrande abbassate per un anno anche al ristorante «Bahia Bianca», di corso Principe Eugenio 4, ai circoli privati «Parce que» e «Korowa milk», rispettivamente in via Santa Chiara 49 e via Teodorato 1. Chiusi anche, rispettivamente per un anno, 10 e 9 mesi, il bar «Bamby», in via Berthollet 6 bis (dove un cartello avverte che il locale è in vendita), il bar «Festival», in piazza della Repubblica 9 e la pasticceria «Miky» in strada Altessano 44. Gianni Bisio Antonino Morello 28 anni e Maria Ieramo 32 anni i due panettieri arrestati per spaccio di droga
Persone citate: Antonino Morello, Bamby, Carlo Lessona, Gianni Bisio Antonino, Maria Ieramo, Morello, Vittorio Messina, Zito
Luoghi citati: Torino
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