Altomare tentò un ricatto

Altomare tentò un ricatto Sequestro Stola Altomare tentò un ricatto Giuseppe Altomare, 62 anni, latitante, imputato di concorso nel sequestro di Francesco Stola, il contitolare di un'impresa di modelli in legno per l'industria scomparso il 7 febbraio del 1978, è stato condannato ieri dai giudici della prima sezione penale (presidente Ambrosini) a sette anni di reclusione, di cui cinque condonati, ma per tentata estorsione. Secondo i giudici. Altomare sarebbe stato m possesso di informazioni sui rapitori di Francesco Stola e avrebbe cercato di approfittare della situazione spillando denaro alla famiglia. In aula è venuto a testimoniare il fratello del rapito, Roberto Stola: «A due mesi di disanza dal sequestro le trattative improvvisamente si interruppero. Due miei dipendenti, Valentino e Trichilo, mi avevano portato un orologio che io avevo riconosciuto essere di mio fratello, e mi avevano detto che Altomare poteva sapere qualcosa. La stessa cosa mi ripetè il commendator Orfeo Pianelli, che io ero andato a trovare per farmi dare dei consigli da una persona che si era trovata in una analoga situazione. Pianelli parlò di Altomare come di persona che di rapimenti se ne intendeva». Non essendo state raccolte prove di una effettiva partecipazione di Altomare al sequestro, i giudici hanno derubricato l'imputazione originaria in tentata estorsione.