Versace fa più bella la Panasonic
Versace fa più bella la Panasonic Anche il famoso stilista fra i nuovi soci della società di Reggio Calabria Versace fa più bella la Panasonic Ma stasera il big-match è tra Benetton e Philips Carlo Recalcati, quando a Saragozza si mangiava con gli occhi Sasha Volkov in attesa del «sì» dell'ucraino all'offerta del club di Reggio Calabria, sognava una Panasonic da quartieri alti, ma probabilmente non osava sperare in una posizione di classifica così prestigiosa alla fine del girone di andata. Alla vigilia dell'ultima giornata, che si gioca stasera, Reggio è (assieme alla sempre più convincente Clear) appena dietro alla Knorr e comincia a credere davvero in uno dei primi quattro posti nella stagione regolare. Insomma, in Calabria questo Natale - omoni Bialetti permettendo, nel turno di stasera che vede la Panasonic impegnata sul campo di Montecatini contro una squadra arrabbiata per gli ultimi rovesci - potrebbe passare all'insegna dei sogni. Passerà, comunque, all'insegna dello stile. La battuta è scontata dopo che si è diffusa la voce di un ingresso fra i soci (forse a febbraio, quando ci sarà la trasformazione della Viola da società sportiva in società di capitale) di uno dei «grandi» della moda, Gianni Versace. Versace è reggino e la sua famiglia ha il basket nel sangue: Santo, suo fratello, ha giocato nella squadra di Reggio e adesso, da milanese acquisito, è uno dei più assidui frequentatori delle partite interne della Philips. Passione e richiamo alle radici sarebbero, dunque, alia base di questo ingresso. Tuttavia c'è anche il non trascurabile particolare che la Viola è una squadra che «tira»: è l'immagine più positiva dello sport meridionale in questo momento, il pubblico affolla il nuovo Pentimele, gli incassi lievitano, l'ipotesi di potersi confrontare in Europa non è campata in aria. E intanto Piero Costa, manager «nordista» che ha fatto le fortune di Caserta prima e di Reggio poi, è già in parola con un nuovo sponsor, una multinazionale disposta a sborsare due miliardi e mezzo all'anno. La Panasonic ha la prelazione, ma le sue strategie prevedono un disimpegno nello sport (ciclismo, calcio e anche basket). Costa dice che «sono cose del futuro, adesso pensiamo a Montecatini». Dopo la bella vittoria con la Benetton, non vuole che si ripeta il disimpegno mentale che aveva portato alla pesante e irritante sconfitta di dieci giorni fa a Rimini contro la Marr. Oltre tutto, contro i toscani, la Panasonic ha una tradizione sfavorevole (l'anno scorso due partite, due sconfitte). Delle squadre di vertice, l'impegno dei reggini è, sulla carta, il più difficile. La Knorr non dovrebbe faticare in casa con Fabriano e neppure la Scaini, nonostante le trappole del maghetto De Sisti, pare un ostacolo insormontabile per la Clear. Favoritissima pure la Scavolini sulla Kappa, anche se i torinesi potrebbero essere rigenerati dal successo di sabato su Roma. E proprio a Roma c'è un confronto incertissimo: la squadra di Casalini contro l'incostante Phonola. Ma l'attenzione principale è a Treviso: Benetton-Philips, due mesi fa, sarebbe stato scontro di vertice, adesso è un rebus in cui si dibattono, primi fra tutti, Skansi e D'Antoni. I campioni d'Italia, quando perdono, lo fanno malamente (come è accaduto a Montecatini, a Cantù e a Reggio), i milanesi da tempo si limitano a perdere e basta. Al Palaverde Milano si attende la reazione di ectoplasmaDjordjevic. Se il serbo si decide a giocare come sa, la sfida torna ad essere aperta. Gabriele Tacchini
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