Umberto Tozzi perdonato dagli «Strani»
Umberto Tozzi perdonato dagli «Strani» Querela ritirata Umberto Tozzi perdonato dagli «Strani» TORINO. Pace fatta tra il cantante Umberto Tozzi e il gruppo Strana Società, con il quale Tozzi aveva cominciato la sua carriera artistica. Ieri mattina il cantante si è presentato in veste di imputato di diffamazione nell'aula della seconda sezione del tribunale, ma prima che il dibattimento avesse inizio, Cesare Gianotti, l'attuale responsabile del gruppo Strana Società, ha annunciato che ritirava la querela. Una buona notizia per l'imputato, ma anche per i giudici di una delle sezioni più impegnate del tribunale, che hanno preso atto della decisione e congedato i presenti. All'origine della querela, una infelice battuta di Tozzi durante un'intervista televisiva nell'ultima serata del Festival di Sanremo del 2 marzo '91. All'interlocutore che gli chiedeva notizie sui suoi esordi nella carriera artistica con il gruppo Strana Società, del quale faceva parte, Tozzi aveva commentato: «Brutta quella storia, lasciamo perdere...». Fatta davanti a milioni di telespettatori, quella dichiarazione provocava l'immediata reazione del responsabile del gruppo, Cesare Gianotti, che sporgeva querela per diffamazione. Grazie all'intervento dei difensori di Tozzi, avvocati Cabri e Garavoglia, ieri mattina i contendenti hanno deciso di far pace. Ma prima Tozzi ha firmato una lettera di scuse che sarà pubblicata sul quotidiano «La Stampa», [s. n.] Umberto Tozzi
Persone citate: Cabri, Cesare Gianotti, Garavoglia, Tozzi, Umberto Tozzi
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