Sfregiata con una svastica sulla fronte
Sfregiata con una svastica sulla fronte Continuano i raid antisemiti: decine di lapidi sono state divette nel cimitero ebraico di Lipsia Sfregiata con una svastica sulla fronte Ragazza greca aggredita in Germania da un gruppo di estremisti BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Capelli bruni, volto mediterraneo, aspetto straniero: è bastato perché tre naziskin la sfregiassero, incidendole una croce uncinata sulla fronte. E' accaduto quattro giorni fa a Duesseldorf, la vittima è una sedicenne greca: secondo la polizia gli aggressori avevano fra i diciotto e i vent'anni, ma di loro non c'è traccia. Dopo avere insultato la ragazza, l'hanno aggredita e le hanno sfregiato il volto con il simbolo del nazismo. Prima di scappare l'hanno derubata, bottino 150 marchi, 130 mila lire. Il governo greco ha protestato formalmente con quello tedesco. Nonostante le aggressioni a sfondo xenofobo e razzista siano in diminuzione nel Paese, dopo l'apice raggiunto con la strage di Moelln il mese scorso, la violenza razziale e antisemita continua dunque a serpeggiare. Nella notte fra sabato e domenica un cimitero ebraico è stato profanato a Lipsia, nella ex Ddr: una decina di lapidi sono state divelte, numerose altre sono state imbrattate con scritte e simboli nazisti. Negli ultimi mesi, altri cimiteri ebraici sono stati profanati, all'Est e all'Ovest: a Karlsruhe, Stoccarda, Dortmund, Strausberg. Ma la voce politica e civile della «Germania del no» continua a farsi sentire. Lo scorso fine settimana quasi mezzo milione di persone sono sfilate in numerose città tedesche per protestare contro il neonazismo e la violenza razzista, ripetendo le «catene luminose» che nelle scorse settimane hanno raccolto centinaia di migliaia di manifestanti a Monaco e Amburgo. Anche il governo sembra intensificare la repressione: in bassa Sassonnia è stata messa fuori legge un'altra formazione neonazista, la «DKB» o «Alleanza dei camerati tedeschi di Wilhelmshaven», un gruppo di una sessantina di persone. E' il ter¬ zo ad essere bandito in tre settimane, dopo il «Nationalistische Front» e la «Deutsche Alternative». Nella perquisizione di 24 abitazione di affiliati al gruppo, la polizia ha sequestrato manifesti nazisti che invitavano a lottare contro «l'invasione degli stranieri e il diritto d'asilo», e chiedevano il ritorno della Germania alle «frontiere del 1937». Il mese scorso, il capo del «DKB», Thorsten de Vries, 31 anni, era stato condannato a sedici mesi di prigione per minacce a mano armata, ribellione e oltraggio alla polizia, e turbamento dell'ordine pubblico. le. n.]
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