Pavarotti: nessuno è tenore in patria

Pavarotti: nessuno è tenore in patria Il quotidiano inglese «Times» difende l'artista dai fischi per «Don Carlo» Pavarotti: nessuno è tenore in patria «Quei critici sono solo ingrati e invidiosi» LONDRA. Lasciate stare Luciano Pavarotti: quei fischi al Teatro alla Scala la scorsa settimana «avevano poco a che fare con i suoi acuti, e molto con un programmato tentativo di rovinare nel modo più imbarazzante possibile una rappresentazione teatrale». A difendere il tenore è l'autorevoloe quotidiano londinese «The Times», che nella pagina dei commenti dedica un articolo indignato al debutto del «Don Carlo» diretto da Riccardo Muti e con la regia di Franco Zeffirelli. Una rappresentazione che non ha avuto molta fortuna, con la prima di Sant'Ambrogio funestata dalle critiche del loggione e il forfait del tenore di qualche giorno fa, dovuto a problemi di salute. Secondo il «Times» è sospetto l'atteggiamento dei critici invidiosi, «che non hanno mai perdonato a Pavarotti i suoi trionfi di folla a Caracalla o Hyde Park e non gli è parso vero mettersi in fila per scrivere che era finito scrive il "Times" -; dopo aver letto alcune recensioni si aveva l'impressione che ernesto artista dai 35 anni di brillante carriera fosse una fugace apparizione del circuito rock dei collegi». Nessuno è profeta in patria, insomma. Il quotidiano ingle¬ se sottolinea anche che «Pavarotti può anche essere alla fine della carriera, in fondo ha una certa età, ma i cantanti famosi sono notoriamente riluttanti a dire addio al loro pubblico. Di solito, ad ogni modo, il pubblico dell'opera è generoso quando si tratta di soprassedere sui danni che il tempo ha fatto ai suoi beniamini. Pavarotti, invece, non riceverà mai una cortesia di questo tipo». I soliti italiani, insomma: che guardano sempre con ammirazione all'estero e non sanno apprezzare le perle che hanno in casa. Lui, da parte sua, ieri sera era in scena, nonostante tutto. E ai suoi critici ha limpidamente risposto l'altro giorno: «Sono un professionista. E dunque non mi abbatto esageratamente per le critiche, né mi esalto esageratamente per le lodi. Faccio del mio meglio e basta», [s. n.] V |;.y ■ ?:.-,>'!, ti Luciano Pavarotti. Dice il Times: «Di solito il pubblico dell'opera è generoso, con lui no»

Persone citate: Franco Zeffirelli, Luciano Pavarotti, Pavarotti, Riccardo Muti

Luoghi citati: Londra