Amici miei 90

Amici miei 90 Amici miei 90 Un quartetto contro Bossi IL siculo Nino Frassica è un ginecologo single, il lombardo Massimo Boidi è un dentista di moda divorziato, il romagnolo Maurizio Ferrini è un modesto medico generico in una Usi in cerca dell'anima gemella, il romano Antonello Fassari è un chirurgo in carriera grazie al suo matrimonio con la figlia di un primario. Sono gli «Amici miei» Anni Novanta nella versione dei fratelli Vanzina: un gruppetto di ex goliardi imborghesiti che si ritrovano a realizzare sulla soglia dei quaranta il sogno giovanile di attraversare l'America da costa a costa. E senza una lira in tasca come avrebbero fatto negli anni spensierati dell'università. Infatti Massimo Boldi, il più ricco, ha dimenticato le sue ventiquattro carte di credito a casa e l'agiato Antonello Fassari non può usare la sua se non vuol essere scoperto dalla moglie che lo crede impegnato nel lavoro. A bordo di un'auto che ha conosciuto tempi migliori, i quattro compagni di avventura viaggiano nei luoghi resi mitici dal cinema, dal Bayou alla Monument Valley, mangiando i fagioli come John Wayne con relativo disturbo intestinale, sfidando all'inseguimento la polizia stradale con relativa multa, affrontando le rapide in canoa con relativo pagamento di danni, Litigando in continuazione e sempre riappacificandosi. Finché al ritorno, sospirando al ricordo delle belle ragazze conosciute sulle spiagge del Pacifico, i nostri eroi non si accorgono che l'importante non è la California, bensì la capacità di sognare, essere amici, ridere insieme e prendere la vita per quello che è. Giocando con divertimento sul registro dell'antica farsa nostrana, l'affiatato quartetto interregionale di attori - ma lo scatenato Boldi fa la parte del leone - si rivolge a tutto il pubblico italiano contro i pregiudizi dell'onorevole Bossi. Alessandra Levante»

Luoghi citati: America, California