Dopo le bombe dell'Ira, negoziato di Natale di Paolo Patrono
Dopo le bombe dell'Ira, negoziato di Natale GRAN BRETAGNA » Accuse al premier: è pronto alla resa. Il Sinn Fein dovrebbe essere ammesso ai colloqui di pace Dopo le bombe dell'Ira, negoziato di Natale Major disposto a far rientrare i soldati nelle caserme dell'Ulster LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Il governo ha offerto importanti concessioni all'Ira in cambio di un cessate il fuoco» denuncia vistosamente in prima pagina il super-conservatore e nazionalista «Daily. Telegraph». E così si attizza d'improvviso in Inghilterra un dibattito sulle ambigue aperture di Londra ai terroristi nord-irlandesi, quando ancora la capitale trema per l'ultimo attacco dei «provos» con le due bombe di mercoledì in Oxford Street. Ma davvero il governo Major è disposto a scendere a patti con l'Ira pur di guadagnare una tregua nello stillicidio di attentati che seminano quotidianamente il panico non solo in Nord Irlanda ma anche in Inghilterra? Tutto nasce da un discorso pronunciato presso Belfast dal nuovo ministro per l'Ulster, Sir Patrick Mayhew, davanti a una platea di sentimenti cattolico-repubblicani. Il ministro ha lanciato infatti un importante segnale di disponibilità, di buona volontà, dichiarando che «i soldati inglesi sono pronti a tornare a un ruolo di semplice guarnigione, come nel resto del Regno Unito», se, ed è questa la condizione essenziale, «i terroristi rinunciano all'uso e alla minaccia della violenza». Insomma, niente più pattuglie nelle strade, blocchi, perquisizioni dei «para», se l'Ira rinuncerà al terrorismo. In questo scenario, ancora sfumato, di pacificazione le trattative interpartitiche che vanamente da mesi riuniscono al tavolo dei negoziati le forze politiche protestanti e cattoliche potrebbero essere aperte finalmente anche al Sinn Fein, il «braccio politico» dell'Ira, come questa reclama vanamente da anni. Non è detto, certo, che un accordo sarebbe vicino: ma almeno si smetterebbe di sparare in que¬ st'angolo d'Europa in una guerra che in oltre vent'anni ha già fatto più di tremila morti. Il ministro ha condito questa offerta di tregua con pacate ammissioni sulle corresponsabilità inglesi nella lunga tragedia dell'Ulster che sono state accolte con accenti positivi nella comunità cattolica e che hanno viceversa allarmato i protestanti. E da loro, infatti, arrivano frecciate velenose al rappresentante del governo Major, all'autore, denuncia il deputato «unionista» Peter Robinson, di «un vergognoso discorso di resa». Mentre & reverendo Ian Paisley, oltranzista, megafono dei protestanti, ha bollato il «filorepubblicanesimo» del ministro di Londra e ha lanciato: «Mai e poi mai accetterò di sedermi a un tavolo con i terroristi dell'Ira». Su un punto il ministro Mayhew è stato invece molto chiaro, anche a costo di scontentare i cattolici dell'Ulster: le truppe inglesi non verranno ritirate dalla provincia insanguinata con una decisione unilaterale di Londra per evitare che il Nord Irlanda precipiti nel gorgo in cui si dibatte l'ex Jugoslavia. Sir Patrick ha infatti sostenuto che «un eventuale ritiro completo innescherebbe un processo di epurazioni etniche in cui verrebbero coinvolte rnilioni di persone». Paolo Patrono
Persone citate: Ian Paisley, Patrick Mayhew, Peter Robinson
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Giulietta il giorno più amaro
- Unica trama per le stragi
- SAVOIA - CARIGNANO !
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy