E la Barchetta si fa stradale di Eugenio Ferraris

E la Barchetta si fa stradale Maserati-giocattolo dalla pista E la Barchetta si fa stradale MODENA DAL NOSTRO INVIATO A chiusura di un anno non particolarmente felice («Ma - osserva subito Alessandro De Tomaso - è una situazione che ha colpito un po' tutti») la Maserati presenta la versione stradale della Barchetta, la vettura che ha segnato il ritorno in pista, sia pure con un trofeo monomarca, della casa del Tridente. In vendita dalla fine del prossimo mese di marzo (prezzo indicativo: 150, 160 milioni) la Barchetta stradale ha le medesime caratteristiche di quella corsaiola: motore due litri, sei cilindri a V, 24 valvole, 306 cavalli, due turbocompressori, oltre 300 chilometri l'ora di velocità massima. «E come la versione da corsa precisa De Tomaso - anche questo giocattolo, che io ritengo molto divertente, non avrà capote. Lo si usa solo quando fa caldo, status symbol per gente raffinata che ama e apprezza le cose belle». La Maserati conta di produrne (e di venderne, si spera) un centinaio l'anno. Il possibile acquirente è presto individuato, se si tengono nella necessaria considerazione sia il prezzo d'acquisto sia il fatto che la Barchetta stradale è una biposto. «Sulla pista i 315 cavalli della Barchetta - spiegano in Maserati - sono destinati a dimostrare la qualità del prodotto e l'abilità dei piloti. Con la versione stradale, abbiamo voluto premiare soprattutto l'aspetto giovanile e divertente. La voluta essenzialità dell'allestimento dedicato al confort fa ovviamente parte del gioco, tanto da poterla paragonare a una motocicletta a quattro ruote. La sensazione della velocità è esaltata dall'assenza della capote e dal parabrezza caratterizzato da una superficie assai ridotta in senso verticale: con queste premesse, condurre anche alla massima velocità consentita dai codici della strada permette di appagare quell'intima soddisfazione che è presente in tutti coloro che amano la guida sportiva nel senso più puro della parola». Resta da chiedersi se in un momento di recessione grave (e non soltanto in Italia, ma anche su quei mercati ai quali, per un insieme di ragioni, da quelle climatiche a quelle economiche, la Barchetta stradale pare naturalmente destinata) non suoni quanto meno inopportuna l'offerta di un'automobile con queste caratteristiche. Ma anche in questo caso, alla Maserati hanno la risposta pronta: «Non vogliamo usare i classici termini preconfezionati tipo "market oriented" o "product oriented". Diciamo che non abbiamo più cercato di offrire un prodotto al quale il cliente doveva adeguarsi, ma di offrire il prodotto corretto in base alle esigenze, tanto da poter anticipare le richieste: in pratica si sono create le necessità per poi soddisfarle. Così, all'interno di un settore maturo per la scelta del prodotto, la Maserati ha riproposto se stessa in piena coerenza con la sua tradizione: una vettura supersportiva, di linea nuova e molto piacevole, basata su un concetto classico, essenziale, come si addice ad un prodotto sportivo, certamente destinata ad un target particolare, ma che piacerà a molti». A chiusura d'anno, sono d'obbligo due parole sul mercato. A proposito del quale, De Tomaso dice «che più triste di così non potrebbe essere». Per la Maserati, ma un po' per tutti. La casa del Tridente, nel 1992, subirà una flessione nelle vendite intorno al trenta per cento rispetto al '91. Novembre, rispetto all'andamento dei mesi precedenti, è risultato abbastanza positivo (65 auto vendute in Italia, 50 nel resto d'Europa e del mondo) ma non tanto da invertire un trend recessivo. A fine dicembre Maserati, a sentire il suo patron, avrà prodotto 1300, 1400 auto. Proprio pochine. Eugenio Ferraris Ecco la Barchetta: due posti, motore due litri da 306 cavalli (300 km/h) Sarà in vendita da marzo, il prezzo si aggirerà sui 150-160 milioni di lire

Luoghi citati: Europa, Italia, Modena