Cara auto, ti amo ancora

Cara auto, ti amo ancora Rapporto Aci-Censis: indispensabile per il 68% degli italiani Cara auto, ti amo ancora La berlina al top delle preferenze Come sono cambiati, e in che cosa, l'automobilista italiano, i suoi comportamenti nella circolazione stradale, o suoi atteggiamenti nei riguardi dell'ambiente, le sue propensioni per acquisti futuri? Non sono domande oziose, perché dalle risposte si può ottenere una proiezione abbastanza attendibile di quell'entità socio-economica che è il mercato. Dell'argomento si è fatta carico un'iniziativa congiunta del servizio studi dell'Aci e del Censis, titolata «Rapporto automobile '92», le cui conclusioni qui approfondiamo. E' la sintesi elaborata delle 50 mila risposte a un questionario. L'uso dell'auto. Su questo punto le risposte sono scontate: il 72% degli intervistati identifica l'automobile con la libertà personale; che non se ne possa fare a meno lo afferma il 68%, e una percentuale di poco inferiore ritiene che la situazione non cambierà in futuro. Per quanto riguarda il significato di status symbol, ne è convinto un terzo, ma il 59% ritiene l'auto un bene di consumo come tanti altri, un mezzo per spostarsi. Il 34% dichiara di aver ridotto l'uso dell'auto, in gran parte a causa del peggioramento del traffico e delle difficoltà di parcheggio, mentre il 6% lo fa per ragioni di tipo ecologico. Esiste in sostanza una certa propensione a limitare l'impiego del mezzo, o quanto meno a servirsene in modo più ragionato. In ogni caso si tende a adoperare la vettura meno in città e più in ambito extraurbano, per vacanze o tempo libero. La sicurezza. Nel 1990, recita il Rapporto, ci sono stati circa 287 mila incidenti, con 6600 casi mortali e quasi 221 mila feriti. Nonostante le cifre siano da qualche anno in costante diminuzione, non si attenua la drammaticità del fenomeno. Qual'è, sotto questo aspetto, il comportamento dei guidatori? Premesso che le trasgressioni al Codice non sono in flessione, il superamento dei limiti di velocità è l'infrazione più diffusa in assoluto: il 62% degli intervistati ha dichiarato di commetterla «qualche volta», il 22% sovente, e solo il 16% mai. La percentuale di spericolati è elevatissima I (89%) fra i giovani di età inferio¬ re a 24 anni. Quanti indossano le cinture? Ben pochi: il 79% se ne «dimentica», specie nei centri urbani (dove invece si verifica il 73% dei sinistri); sulle strade extraurbane e in autostrada le cose vanno un po' meglio (vengono allacciate dal 55 e dall'82% dei guidatori). Fra le altre infrazioni è ai primi posti l'abitudine al «parcheggio selvaggio» (62%). In moltissimi casi sono concause di pericolosità le condizioni psico-fisiche, in particolare la guida in stato di sonnolenza o di ebrezza, la velocità troppo elevata, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza o della segnaletica, la guida troppo lenta, l'età, il fumo, le condizioni del veicolo. Per quanto riguarda la manutenzione del mezzo, che è un altro aspetto fondamentale della sicurezza, circa due terzi del campione ha dichiarato di sottoporre a regolari controlli i freni e i pneumatici, mentre, motore a parte, appena un terzo afferma di preoccuparsi dell'impianto di illuminazione, delle sospensioni, dello sterzo, delle emissioni di scarico. L'ambiente. Tutti gli intervistati sono convinti che l'auto inquina, senza però che questa sia la più importante delle cause di degrado dell'atmosfera. E la maggioranza ritiene siano da preferire autolimitazioni al traffico cittadino piuttosto che provvedimenti coercitivi (targhe alterne); ritiene inoltre senz'altro efficace la marmitta catalitica. Ma c'è anche la disponibilità a rivolgersi, se necessario, a mezzi alternativi, dall'autobus alla bicicletta. La scelta. Emerge un marcato spostamento verso cilindrate superiori (41% delle risposte); soltanto il 19% sceglierebbe una vettura più piccola di quella che possiede. Quanto al tipo, la berlina è preferita nel 72% dei casi, ma sale decisamente la station wagon (21%) e cresce l'interesse per coupé e cabriolet. Il 61% dichiara di comprare l'auto indipendentemente dalla nazionalità di chi la produce; il 32% preferisce acquistare sempre modelli italiani. In ogni caso, i principali fattori di scelta sono la sicurezza, il prezzo, il comfort. Ferruccio Bernabò ELEMENTI DI SCELTA NELL'ACQUISTO DELL'AUTO AUTO. ATTUALE AUTO FUTURA SICUREZZA PREZZO CONFORT/COMODITÀ'

Persone citate: Ferruccio Bernabò