«Tagliate il filo ai sexy-telefoni»

«Tagliate il filo ai sexy-telefoni» Si ribellano le agenzie a luci rosse: il nostro lavoro non nasconde nulla di illecito «Tagliate il filo ai sexy-telefoni» «Crociata» dei missini: è prostituzione ROMA. Tema: come spegnere le linee telefoniche a luci rosse, dire basta ai giochi erotici fatti lungo le linee della Sip o dell'Italcable, censurare i sogni di migliaia di italiani che ogni giorno (e ogni notte) compongono numeri magici segnalati da riviste specializzate. Svolgimento: interpellanza di fuoco di un parlamentare del movimento sociale, l'onorevole Francesco Marenco, che ha scritto ai ministri delle Poste e dell'Interno. «Le linee sexy - ha spiegato Marenco - sono una forma di prostituzione fatta attraverso le linee telefoniche». E poi: c'è un pericolo di truffa (o di circonvenzione di incapace) che si nasconde dietro le bollette salatissime che arrivano «agli utenti ignari». Reazioni: una valanga di proteste da chi si occupa per professione delle sexy-linee, da chi gestisce società che rispondono al nome di «Telefono eros», «Love fantasy», «Telefono sexy» o «Fiabe per adultiv. Un terremoto annunciato per il pianeta dell'eros e delle luci rosse, che fa tremare business di miliardi. Le linee telefoniche sexy stanno seducendo migliaia di italiani, le società o le piccole imprese si stanno moltiplicando da un paio di anni, il modello americano è stato tradotto in italiano, con vocaboli e iniziative casarecce. Basta dare un'occhiata alle riviste sexy o quelle più serie dei piccoli annunci: pagine intere che pubblicizzano le linee calde, che forniscono i numeri per conoscere un esercito di donne pronte a sospirare e a parlare di erotismo. Ma non basta: le linee sexy raggiungono ogni angolo della terra, i numeri magici fanno capo a star la cui voce registrata arriva dall'Ame- rica, ascoltabili pagando quattromila lire il minuto. Una potenza che non spaventa l'onorevole Francesco Marenco. Tuona: «Quel servizio va sospeso. L'Italia dovrebbe prendere esempio dalla Spagna dove, dopo molte proteste, le linee telefoniche sexy sono state spente. Dietro quei numeri - incalza Ma¬ renco - si nascondono società legate allo sfruttamento della prostituzione e alla malavita, anche mafiosa. E si nascondono illeciti compiuti ai danni di enti pubblici o privati. E soprattutto di tante famiglie». Il parlamentare fa anche una proposta operativa: vietare che i numeri sexy siano pubblicizzati sui giornali. A Lerici, sede della «Love telephone», una delle prime linee a luci rosse italiane, ai sospiri e alle parole sussurate sostituiscono stupore e rabbia. Stupore: «Ma che prostituzione. Le nostre sono ragazze serissime, che fanno questo mestiere con professionalità. Ma quali bollette salatissime? Chi telefona a noi sa quel¬ lo che vuole. E sa anche quello che paga, attraverso speciali carte di credito». Rabbia: «E' un'accusa ingiusta, il nostro servizio non nasconde nulla di illecito. Le ragazze vengono reclutate tra tutti i ceti sociali, prima di lavorare seguono un corso di alcuni mesi. E sottoscrivono un impegno - pena il licenziamento - che non avranno mai contatti con gli utenti». Si arrabbia anche Eva Orlowski, star delle luci rosse cinematografiche, che seguendo l'esempio di Maurizia Paradiso (cinquemila chiamate ogni giorno) sta per aprire una sexy-linea. «Moralismo eccessivo - dice - e accuse insostenibili. Nessuna prostituzione, ma semplicemente un servizio sociale: il sesso al telefono diverte e fa bene». Laura, una delle più note sexy-telefoniste, risponde invece pacata a chi le chiede informazioni sul suo mestiere. Ha 33 anni, è svizzera, ogni mattina va in ufficio in un'anonima villetta di Lugano. «Vendo fantasmi per coppie - dice - coordino rapporti sessuali telefonici di gruppo. E' la mia specialità, mi pagano per questo. Non mi sento una prostituta, anche se lei o lui pagano sessantamila lire l'ora e possono dirmi tutto quello che vogliono. Parlano, parlano e attraverso di me si liberano da ogni tabù». E poi: «Mi considero una geisha: colta e sapiente nelle arti amorose. Però formato famiglia. Ormai la gabbia sta stretta a tutti. L'orgia telefonica è diventata normale: l'amore va da una parte, il sesso inevitabilmente dall'altra». Clic, la linea cade. E' difficile riprovare, il segnale è sempre occupato, sono i sognatori a luci rosse che fanno la fila. Luigi Stigliano

Persone citate: Eva Orlowski, Francesco Marenco, Marenco, Maurizia Paradiso

Luoghi citati: Italia, Lerici, Lugano, Roma, Spagna