Spunta il nome di Craxi nelle tangenti venete

Spunta il nome di Craxi nelle tangenti venete Intercettazioni presso una ditta appaltatrice Spunta il nome di Craxi nelle tangenti venete VENEZIA. Bettino Craxi anche nell'inchiesta sulle tangenti venete. E insieme al segretario del partito socialista, il nome di Gianni Prandini, già ministro dei Lavori pubblici, leader democristiano forlaniano a Brescia. A citare Craxi nel corso di quei colloqui sono Alessandro e Renzo Merlo, titolari dell'impresa appaltatrice dalla quale ha preso il via l'inchiesta. Ottobre del '91: i carabinieri hanno nascosto una «cimice» nell'ufficio dell'impresa. Alessandro e Renzo Merlo discutono della costituzione di una società di servizi per l'assegnazione di appalti in Sardegna. Si parla di un viaggio a Roma, «presso la segreteria di Craxi». E viene azzardata anche un'ipotesi sulla percentuale che dovrebbe essere garantita al partito socialista: l'uno per cento. Altra intercettazione. Alessandro Merlo e suo nipote Paolo, segretario di zona nel Sandonatese per il psi, esa¬ minano la situazione dei loro appalti nel Mezzogiorno e parlano di altri due viaggi a Roma, uno a piazza del Gesù, l'altro in via del Corso. Il nome di Prandini spunta nell'intercettazione del 7 ottobre. Si parla di strade, e precisa mente della tangenziale di San Dona di Piave e della Transpolesana, una strada a scorrimento veloce fra Rovigo e Verona. Alessandro Merlo parla di un 4 per cento sul valore dell'opera (90 miliardi) consegnato a Gianni Prandini, di tm 1 per cento per De Michelis e di un'altra non precisata somma per le casse della de nazionale. Il pubblico ministero dovrà stabilire nelle prossime settimane se c'è materia per chiedere nuove autorizzazioni a procedere oppure se questa parte dell'inchiesta sia di competenza del tribunale dei ministri. Mario Lollo

Luoghi citati: Brescia, Roma, Rovigo, Sardegna, Venezia, Verona