Messina vuole un' Italia dalle idee chiare

Messina vuole un' Italia dalle idee chiare Presentato il nuovo citi: obiettivo un buon risultato agli Europei e la qualificazione per Atlanta Messina vuole un' Italia dalle idee chiare «Presto le convocazioni definitive, per avere certezze anch 'io» ROMA. Ettore Messina è più pallido del solito. Colpa dell'emozione. Per la sua incoronazione a nuovo et azzurro si è mosso tutto il basket italiano: il consiglio federale, il vertice della Lega (il presidente Malgara e il vice Roberto Allievi), il leader dell'assogiocatori Villalta e perfino il presidente del Coni Gattai. Il tutto nella cornice del salone d'onore del Coni: una scenografia che si addice al nuovo corso voluto da Petrucci. Accanto a Messina, il suo attuale presidente Alfredo Cazzola che lo ha liberato, a fine stagione, dall'impegno che lo legava alla Knorr fino al '94: «L'oro alla patria oggi lo abbiamo portato noi della Virtus» scherza Cazzola, guardando il soffitto del palazzo del Foro Italico. In prima fila Rubini e Gamba per un ideale passaggio di consegne: Petrucci conferma che è stato proprio il et uscente a orientarlo sul nome di Messina. Poco più in là Mario Blasone, il nuovo vice-ct. Qualche anno fa Messina aveva come grande aspirazione il fare da assistente a Blasone ai raduni delle giovanili azzurri e, oggi, a posizioni ribaltate, Blasone glielo ha ricordato. Il tecnico friulano non è deluso per non essere stato scelto come citi: «In un altro momento potevo anche sperare. Ma dopo l'annata di Verona, no. Sono le regole del gioco». Petrucci ribadisce concetti generali («O andiamo avanti compatti o restiamo al palo»), conferma l'identità di vedute con la Lega e un tavolo comune nelle trattative con la tv e parla della scelta del tecnico: «Ho incontrato solo Messina, mi ha convinto al primo contatto, abbiamo fatto un investimento su uno che ha voglia di vincere. Noi vogliamo vincere subito anche se l'obiettivo reale sono le Olimpiadi». I dettagli: il nuovo citi è re¬ sponsabile di tutte le Nazionali maschili, contratto biennale con opzione per il quadriennio olimpico (cifra segreta, ma si sussurra 400 milioni all'anno). La Nazionale sarà seguitissima da presidente e segretario generale con la collaborazione di Porcili per il settore maschile e di Bino per quello femminile. Malgara ripete che la Nazionale è fondamentale per la creazione di un movimento che parta dai giovani, «altrimenti ci leghiamo al campione nato per caso». Tocca un attimo anche il discorso stranieri «sui quali qualche pensata andrà fatta», riferendosi probabilmente al rapporto qualità-prezzo. E lui, Messina? Ringraziamenti assortiti, «ho accettato perché allenare la Nazionale è un momento specialissimo, spero di essere un buon tramite per far giocare con entusiasmo». Da qui a maggio, niente amichevoli, solo due raduni in gennaio e febbraio per presentarsi ai convocati. L'obiettivo è stare fra i primi cinque agli Europei di Monaco, «fondamentali per me», ma «non si può partire senza la speranza di una medaglia». Un'idea sulla squadra? «Giocatori pronti mentalmente ed entusiasti. Non mi interessa se di 23 o di 30 anni». Ed ecco la novità: Messina conta di arrivare molto presto a formare la squadra che giocherà la manifestazione, «potrei fare subito le convocazioni definitive per dare determinate certezze anche a me stesso» Niente più tira-molla fino all'ultimo giorno. Al momento dell'incarico, ha pensato a qualcuno? «Sì, a mia figlia: fra dieci-quindici anni potrà dire che suo papà è stato allenatore della Nazionale». Poco distante, Petrucci gongola: Azzurra decolla. Gabriele Tacchini