«Non replico a chi non capisce di calcio»

«Non replico a chi non capisce di calcio» Aspettando Malta, Vialli fa catenaccio contro le critiche che gli sono state mosse dopo Foggia «Non replico a chi non capisce di calcio» «Sivori mi paragona a Sobillaci? Lo prendo come complimento» ROMA. Non vuole parlare di campionato («Qui c'è la maglia azzurra in ballo, c'è la trasferta di Malta, che non è una passeggiata; anzi, c'è l'obbligo di segnare parecchie reti, a La Valletta»), ma le sconfitte in serie della Juve non hanno fatto perdere a Gianluca Vialli la voglia di scherzare. Per oltre cinque minuti, sotto i riflettori della Rai, ha fatto credere a Galeazzi che il sorteggio Uefa avesse riservato il Real Madrid ai bianconeri. Poi una bella risata, metri di pellicola gettati e il commento vero: «Benfica? Una squadra forte che eliminò la mia Samp al secondo turno di Coppa Coppe. E poi ha fatto fuori la Dinamo Mosca. Loro sono bravi, ma a marzo avremo recuperato tranquillità e, soprattutto, tanti infortunati». Dall'Europa bianconera a quella di una Nazionale in rossonero. Nove milanisti: tanti. «Nessun problema - dice Gianluca -. E' giusto che ci sia tanto Milan in questo ritiro. E' giusto che Sacchi si rivolga soprattutto a loro, che stanno dominando il campionato e che lui conosce meglio di ogni altro giocatore d'Italia. Ma non mi sento in minoranza: siamo tre bianconeri, ci sono quattro amici sampdoriani... Credo co munque di essere qui perché sono in grado di dare qualcosa alla Nazionale. Certo, potrebbe anche essere che Sacchi mi chiami sempre perché sono un buono... o un ruffiano». Ma sa benissimo che è in Nazionale per i gol segnati («Non troppi», borbotta) e che potrebbe segnare, e perché il citi vuol fare di lui il Gullit, cioè il trascinatore, del gruppo. E perché Sacchi ha bisogno di un centravanti. «Qualcuno mi vede a Malta con Simone a destra e Signori a sinistra. Mi fa piacere che lo si pensi. Mi ritroverei in posizione da centravanti...». Un accenno polemico al gioco bianconero? Lui glissa, e allora lo si stuzzica sulle critiche di Sivori («Vialli corre soltanto, come faceva Schillaci», ha detto Omar), sui processi alla Juve delle tre sconfitte consecutive. «E' normale che, quando si perde, cresca la voglia di far piazza pulita. Ma in questi momenti bisogna aver la testa ben salda sulle spalle, non si deve agire d'impulso. E non trovo giusto rispondere a tifosi-giornalisti, agli ex giocatori, a gente che non capisce di calcio. Il paragone tra me e Schillaci? Spero sia un complimento... Comunque io devo render conto ai compagni che mi giocano accanto, all'allenatore che decide quando e come impiegarmi e al presidente che mi paga lo stipendio. Ma torniamo alla Nazionale, siamo qui per questo. Dopo Glasgow sono capitate molte cose, ma non ho assolutamente alcun sentimento di rivalsa nei confronti del citi. Sacchi mi sceglie perché sa quello che posso dare. Sgomiterò molto questa settimana per riconquistare la maglia azzurra, contateci». Alvaro Moretti Gianluca Vialli

Luoghi citati: Europa, Glasgow, Italia, La Valletta, Madrid, Malta, Mosca, Roma