Difendi lo straniero? Disturbatore di Oreste Del Buono

Difendi lo straniero? Disturbatore Difendi lo straniero? Disturbatore Egr. sig. Del Buono, via Po a Torino, sabato 5/12/92. Sono le 18 circa, la mia attenzione è attratta da due vigili, di cui uno donna, che stanno ordinando a degli extracomunitari, intenti a vendere le foro merci, di sgomberare. Sento che la vigilessa ordina in modo perentorio di andar via a un nero. Non mi piace che un pubblico ufficiale usi certi toni e si rivolga con un «tu» dispregiativo a un cittadino. Disgustato per il comportamento dei due vigili, mostro la mia patente e chiedo il loro numero di matricola... dott. Eraldo Bellini Torino GENTILE dottor Bellini, pubblico la sua lettera perché è l'unica tra le molte segnalanti casi simili che sia firmata, e che, quindi, abbia consistenza. «Ripeto la mia richiesta 5 volte, ma c'è sempre un loro rifiuto», lei continua. Arriva una pattuglia della polizia. Dico al poliziotto che gradirci conoscere il numero di matricola dei vigili. Mi urla di togliermi dai piedi altrimenti mi accompagna in questura. Arriva un'altra auto, questa volta dei vigili e ci caricano su il malcapitato. Busso ai vetri della macchina, dicendo al comandante che sono ancora in attesa di conoscere il numero di matricola dei due vigili, ili tutta risposta mi dà il suo: numero 974 (credo sia la sezione di via Giolitti). Questo fatto lo segnalo per due motivi: a) se i due vigili erano Difelo straDistur comandati allo sgombero avrebbero dovuto farlo con civiltà nel rispetto dei diritti di un essere umano; b) il governo ha lasciato entrare gli extracomunitari e questi infelici, ora che sono qui, per vivere devono vendere le loro mercanzie oppure devono spacciare droga e rubare? Perché questo è il finale di chi è disperato...». ndi niero? batore le di chi è disperato...». Gentile dottor Bellini, la ringrazio per la sua segnalazione, anche se so che per molti, troppi, risulterà indigesta perché il problema della convivenza con gli stranieri è grave e di difficile soluzione, dato che la situazione economica va peggiorando e il numero dei poveri per la crisi economica aumenta paurosamente. I giovani stentano a trovare il primo lavoro, via via che chiudono le imprese, e contemporaneamente si registrano poveri di ritorno, anche chi si credeva al sicuro si trova di colpo sul lastrico. E' difficile in tali condizioni aver comprensione per il prossimo. Più che difficile, ma è necessario per andare avanti, per almeno cercare di superare la prova. Non possiamo arrenderci. Il razzismo è un'esasperazione dell'egoismo, forse la più velenosa e distruttiva. Oreste del Buono

Persone citate: Bellini, Del Buono, Eraldo Bellini

Luoghi citati: Torino