La Sanità si ferma Scioperano i medici di R. Int.
La Sanità si ferma Scioperano i medici Astensione anche per i dottori di famiglia La Sanità si ferma Scioperano i medici ROMA. La Sanità oggi si ferma. Scioperano i 140 mila medici italiani. Incrociano le braccia i sanitari pubblici (chirurghi, anestesisti rianimatori, analisti-patologi, cardiologi), i convenzionati, i veterinari. Un parziale «black-out», essendo obbligatori turni di guardia per garantire urgenza ed emergenza, oscura le sale operatorie, le corsie, gli ambulatori aperti all'esterno. A non funzionare saranno soprattutto questi ultimi. Chiusi anche gli studi dei medici di famiglia. Poche le visite, scarse le prescrizioni di farmaci e altre terapie, ridottissima la possibilità di effettuare analisi e lastre. Questo negli ospedali. Diversa la situazione nel privato convenzionato. Difficoltà si avranno nelle case di cura rette da religiosi per uno sciopero di quattro giorni proclamato dai medici che vi lavorano. E non è servito a sbloccare la situazione nemmeno l'incontro a sorpresa che si è svolto ieri mattina fra il ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e il presidente della federazione nazionale degli ordini dei medici Danilo Poggiolini. I due preoccupati delle conseguenze sulla salute dei cittadini si sono visti al ministero per circa mezz'ora. «C'è una disponibilità da parte del ministro - ha detto Poggiolini all'uscita dell'incontro - salvando i principi della riforma, a chiarire quelli che sono gli aspetti che preoccupano di più i medici». Riguardo all'astensione dal lavoro Danilo Poggiolini precisa: «Lo sciopero dei medici non dovrebbe esserci mai, quindi se c'è ci deve essere un motivo. Se tutti i medici decidono di scioperare, insieme, per la prima volta nella storia, vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che il governo avrà sbagliato qualche cosa». [r. int.]
Persone citate: Danilo Poggiolini, Francesco De Lorenzo, Poggiolini, Sanità Francesco
Luoghi citati: Roma
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