Costa troppo privarsi di Ceronetti di Oreste Del Buono

Costa troppo privarsi di Ceronetti risponde 0.d.B. Costa troppo privarsi di Ceronetti Gentilissimo signor Del Buono, mi riferisco alla lettera (29 novembre) del signor Bambino «.Splendido nome, evoca medioevali abbazie». Sono convinto anch'io che Ugone di Certoit sia Ceronetti che gioca a nascondino. Bella «Bandiera gialla», ma non l'ho riletta e non la leggerò la prossima volta come non leggo più la striscia azzurra e gli articoli di Ceronetti. Malgrado le sue ironie e il suo snobismo, mi è sempre piaciuto e l'ho letto con interesse. I Salmi tradotti da lui sono stati sul mio comodino per mesi, anni fa, quando ho attraversato un periodacelo... Maria Russo, Torino GENTILE signora Russo, mi dispiace sinceramente per lei, perché è chiaro che la decisione le costa. E, infatti, la motiva, in un modo emotivo, se non addirittura commosso: «La faccenda del convegno napoletano su Parise o su Croce (non ricordo più) al quale non ha voluto partecipare non mi è andata giù. Avrà tutte le sue buone ragioni, non discuto. Ma chi scrive sui giornali dovrebbe sapere meglio dei grafomani come me che, a volte, veramente le parole sono pietre! Adesso mi succede un po' come mi capitò da bambina quando ero irresistibilmente attratta dalle prese di corrente finché non ficcai un mignolo in una di esse. Ora ovviamente so che nelle prese vanno ficcate le spine e non le dita e probabilmente col tempo mi proteggerò le mani e riprenderò dimestichezza Costa tprivdi Cer roppo arsi onetti con Ceronetti, ma per ora temo ancora troppo la scossa». Gentile signora Russo, glie l'ho già detto e glielo confermo, mi dispiace sinceramente per lei, perché rinunciare deliberatamente a certi autori, non andando d'accordo con le loro idee, è un poco punire se stessi, più che l'autore che può non accorgersene neppure. D'altra parte, ognuno ha diritto alle proprie opinioni e non si può sempre trovare negli autori che si ama leggere una totale conformità alle proprie idee. Probabilmente sarebbe anche una bella noia, una pace non soddisfacente. A me capita che mi attraggano gli autori che sento più diversi e che, a volte, suscitano il mio dissenso più profondo, e non saprei, comunque, privarmi della lettura di Ceronetti tutte le volte che non vado d'accordo. Sarà un mio difetto, una mia debolezza, una mia manifestazione di inferiorità ma le provocazioni, le sfide, le intemperanze stesse di chi si trova agli antipodi stimolano la curiosità e il divertimento. Basta non seguire alla lettera chi si legge perché può essere rischioso. Spero che prima o poi lei torni a leggere sia Ugone di Certoit, sia la striscia azzurra, insomma, Ceronetti. Oreste del Buono

Persone citate: Ceronetti, Del Buono, Maria Russo, Parise

Luoghi citati: Torino