Fugge il baby-terrorista della «Achille Lauro» di R. Cri.

Fugge il baby-terrorista della «Achille Lauro» In libertà vigilata, lavorava a Genova Fugge il baby-terrorista della «Achille Lauro» Libanese, fu condannato a 17 anni Era sedicenne quando dirottò la nave GENOVA. Il più giovane dei quattro terroristi che furono protagonisti del sanguinoso sequestro della motonave «Achille Lauro» nell'ottobre 1985 ha fatto sparire le sue tracce. Bassam Al Ashker, 24 anni, libanese di origine palestinese, non s'è presentante ieri sera negli uffici d3lla questura di Genova a firmare il foglio di controllo di libertà vigilata. Condannato a 17 anni di reclusione, da qualche tempo Ashker lavorava alla sede genovese della Croce Rossa e ogni lunedì si presentava in questura per il controllo di legge. I suoi compagni di lavoro e le crocerossine dicono che era tranquillo, di buon umore e molto servizievole. Si aveva netta la sensazione che il giovane, poco più che sedicenne all'epoca del sequestro della nave da crociera, cercasse di ottenere con la buona condotta la libertà definitiva. La Digos ritiene che Ashker abbia fatto perdere le proprie tracce sabato scorso: una mossa ben calcolata, perché lavorando regolarmente sino all'ultimo, ha potuto agire senza destare sospetti. Non si esclude neppure che il giovane terrorista possa essersi allontanato per una fuga d'amore. Macchierebbe però il suo curriculum di detenuto modello e rischierebbe di tornare in carcere. La fuga di Bassam Al Ashker ha fatto tornare in mente ai genovesi i giorni roventi dell'«Achille Lauro». I quattro sequestratori, che agivano per conto d'un «commando» di terroristi non riconosciuto dall'Olp di Arafat, si imbarcarono proprio a Genova il 3 ottobre 1985, facendosi passare per turisti, riuscendo a far «passare», con l'aiuto di complici mai scoperti, le armi a bordo, superando sbarramenti e controlli. Il giorno 7 ottobre, quando una parte dei passeggeri era sbarcata a Port Said, al largo della costa egiziana per una escursione, i terroristi si impadronirono della nave, a bordo della quale c'erano 780 passeggeri e 350 marittimi. Doveva essere un gesto dimostrativo a favore della causa palestinese: ma la vicenda è sempre stata avvolta da contraddizioni e da misteri. Dopo quattro giorni, nel pomeriggio del 9 ottobre, venne assassinato a colpi d'arma da fuoco e gettato in mare un anziano turista americano di origine ebraica, Leon Klinghoffer. L' 11 ottobre i quattro si arresero, dopo una drammatica trattativa a livello internazionale, alle autorità egiziane che poi li consegnarono alla magistratura italiana. Magied Al Molqui, autore materiale dell'omicidio, venne condannato a 30 anni; Ibrahim Abdelatif a 25 anni; Hamad Al Assadi, che si era dissociato, ebbe 16 anni; Ashker ebbe 17 anni in considerazione della minore età. Per molti le pene furono ritenute troppo miti perchè Kinghoffer, invalido e in carrozzella, fu massacrato a sangue freddo, [r. cri.]

Persone citate: Achille Lauro, Arafat, Bassam, Hamad Al Assadi, Ibrahim Abdelatif, Leon Klinghoffer

Luoghi citati: Genova