Linciata, i soldati stanno a guardare

Linciata, i soldati stanno a guardare Linciata, i soldati stanno a guardare La folla contro una ragazza: «E' stata coi francesi» MOGADISCIO. Una donna somala scende da una jeep dei Legionari francesi. E' giovane, molto bella: indossa un costume tradizionale dai colori sgargianti, sembra spaventata, si guarda attorno smarrita. Subito la circonda un gruppo di somali. Un uomo con la camicia gialla le mette il braccio attorno alle spalle, come per proteggerla dalla folla ostile. In realtà è il primo dei suoi aggressori. Comincia a picchiarla, a insultarla; a dargli una mano arriva un ragazzo col turbante; poi dieci, venti persone le sono attorno. Volano sputi, calci, pugni. A un tratto spunta anche un coltello, la ragazza lo impugna per difendersi, gli altri glielo strappano di mano. Lei si divincola, riesce a fuggire, fa qualche passo urlando aiuto. A pochi metri, i Legionari francesi assistono impassibili al linciaggio, senza intervenire. Qualche somalo si frappone tra la ragazza e la folla feroce, ma non riesce a trattenere gli aggressori. Ecco, ora le sono di nuovo addosso. Le strappano il vestito, il reggiseno, la ragazza rimane nuda. Adesso è a terra, decine di persone la prendono a calci, la picchiano con bastoni di legno. E' la punizione che i somali hanno riservato a una ragazza di diciotto anni, solo perché l'hanno vista in compagnia dei soldati francesi. La voce corre, è una prostituta, fraternizza con l'invasore, diffonde malattie, viola la legge islamica. La risposta è la violenza, il linciaggio. Da far riflettere chi credeva in un'accoglienza aperta e amichevole di tutta la popolazione alle truppe straniere, in una città improvvisamente pacificata e spogliata dalle tensioni di anni di guerra e di violenza come dimensione quotidiana di vita. Il martirio della ragazza è diventato spettacolo per centinaia di milioni di telespettatori in tutto il mondo. Una telecamera casualmente ha ripreso tutta la scena, all'insaputa dei protagonisti. Ha rubato lo sguardo di terrore della ragazza, la furia degli assalitori, l'indifferenza divertita dei soldati con cui era stata poco prima. Si ignora la sorte della ragazza. Le prime voci registrate dai giornalisti presenti a Mogadiscio sono drammatiche. Radio bazar dice che sarebbe stata uccisa con un colpo di pistola. Ma non c'è nessuna conferma alla peggiore delle ipotesi. Il film del linciaggio si chiude con le immagini di un camion che porta via la ragazza. Seccndo altre voci sarebbe stata portata in un campo profughi. Perché le hanno fatto questo? «E' andata a letto con dei soldati francesi - ha spiegato Aden Hassan, un giovane studente che ha assistito alla scena -. Ha trasgredito la nostra legge islamica e ci porterà qualche malattia. Questa è la sua punizione». Il linciaggio è accaduto nel centro della capitale, a poca distanza da un albergo dove alloggiano centinaia di giornalisti stranieri. Alla scena hanno assistito, senza intervenire, non soltanto legionari francesi, ma anche marines americani. I soldati di Parigi non hanno cercato di difendere la ragazza dalla folla «perché fare i poliziotti non fa parte del nostro mandato». Lo ha detto ieri pomeriggio il capitano Jean-Pierre Perruche, uno dei responsabili francesi dell'operazione «Restore Hope», ai microfoni di «France 3». La giovane, che secondo la tv francese sarebbe soltanto ferita, è stata accusata di essersi prostituita, ma il capitano Perruche lo ha negato categoricamente. [e. st.) La ragazza linciata dalla folla a Mogadiscio. E' stata aggredita perché vista scendere da un'auto con francesi a bordo

Persone citate: Aden Hassan, Perruche, Pierre Perruche

Luoghi citati: Mogadiscio, Parigi