Bis di Amelio

Bis di Amelio Bis di Amelio Oscar europeo almo «Ladro» BERLINO DAL NOSTRO INVIATO Gianni Amelio ce l'ha fatta per la seconda volta. Dopo i riconoscimenti a Cannes e a Locamo, dopo i Nastri d'Argento e i David, il suo «Ladro di bambini» si è aggiudicato il Premio Felix, ovvero l'Oscar dell'European Film Academy per il miglior film europeo, che nel 1990 era andato a «Porte aperte». E' un'ulteriore conferma della vitalità del cinema italiano: l'anno scorso «Ultra» di Tognazzi aveva ottenuto sia l'Orso d'argento al Festival di Berlino sia il Felix per Ricky Memphis come miglior attore non protagonista. La cerimonia di premiazione, presentata da Senta Berger e Ben Kinsley, si è svolta sabato nella sala Marlene Dietrich della Defa di Potsdam, gli storici studi cinematografici dove Lola Lola girò l'«Angelo azzurro» e Fritz Lang il suo «Metropolis»: il set del capolavoro padre di «Biade Runner» era proprio qui dove ora il cinema europeo rialza la testa inventandosi un gala di altra atmosfera rispetto alle cerimonie hollywoodiane. Quando è stato chiamato sul palco da Margarethe von Trotta, Wenders e Carlos Saura, Amelio ha dedicato la sua vittoria al protagonista del film, Enrico Lo Verso. Ha detto: «Voglio parlare in italiano, questo è un film italiano. Due vittorie diventano pesanti, per cui dedico questo mio Felix 1992 all' attore Enrico Lo Verso». Il regista comincerà a maggio il prossimo film. Una vittoria annunciata, quella di Amelio, che ha battuto il francese «Gli amanti del Pont-Neuf» di Carax e «Vita da bohème» di Kaurismaki. Alla vigilia della proclamazione il regista italiano era il personaggio più intervistato. Durante lo spettacolo il gruppo degli italiani capeggiato da Giovanni Soldati aveva dato segni di grande eccitazione. Gli altri premi assegnati: giovane film europeo «De noorderlingen» (Alex van Warmerdam, Olanda), miglior attrice Juliette Binoche («Les amants du Pont-Nuef», Francia), miglior attore Matti Pellonpaa («La vie de bohème», Finlandia), attrice non protagonista Ghita Norby («Freud Flyttar Hemifran», Svezia), attore non protagonista André Wilms («La vie de bohème»). Il Felix all'«attività di una vita» è andato al regista di origine austriaca Billy Wilder, 86 anni, che non è potuto intervenire per motivi di salute. E' andata in onda la registrazione di una premiazione «casalinga», a Los Angeles, con Jack Lemmon, attore tra i preferiti di Wilder, che gli consegnava il premio a nome di Berlino e di tutta l'Europa: l'intera sala si è alzata in piedi e ha applaudito per 5 minuti. Laura Carassai