Clinton medita Marco Aurelio

Clinton medita Marco Aurelio I libri del presidente: anche classici Clinton medita Marco Aurelio DLOS ANGELES URANTE la campagna elettorale del 1984, a un certo punto venne chiesto la George Bush il titolo dell'ultimo libro che aveva letto. Ci fu un imbarazzante silenzio, poi l'allora vicepresidente venne fuori con The Guns ofAugust, un best seller di Barbara Tuchman pubblicato ventidue anni prima. Anche Bill Clinton, di fronte a una domanda così, ha bisogno di una pausa di riflessione, ma per la ragione opposta. Il nuovo presidente è infatti un avido quanto eclettico lettore. Certo, non siamo più nel 1982, l'anno in cui perse la carica di governatore dell'Arkansas e trovò il tempo per leggersi trecento volumi. Ma anche da presidente, Clinton non sarà certo uno che si accontenta dei «briefings» e dei riassunti dei suoi collaboratori e continuerà a informarsi con i testi originali. Al centro delle sue letture ci sono i libri di politica economica. Si sa per esempio che è restato molto impressionato da Head to Head, il trattato di Lester Thurow che esamina i fattori di cambiamento nell'economia mondiale. Ma se esce un libro un po' più pop-futuristico come Megatrends far Women, Clinton non se lo perde. E quando parte per un viaggio, nella sua borsa non manca mai uno di quei thriller politici che una volta iniziati non si riesce più a posare giù: da Tom Clancy a Robert Ludlum e John Grisham, Clinton se li è letti tutti. Adora anche i gialli di Walter Mosley, ma appena li mette giù ecco una biografia di Churchill o di Truman, seguita subito dopo da I dialoghi di Platone. Per restare tra i classici, si sa che uno dei libri a lui più cari è Le meditazioni di Marco Aurelio, su cui torna sopra una volta l'anno. Clinton è un ammiratore della scrittrice Maya Angelou, alla quale ha chiesto di comporre una poesia apposta per il giuramento il 20 gennaio. Continua a restare affascinato dal mondo fantastico di Gabriel Garda Màrquez, mentre quando c'è un autore tedesco mantiene il vezzo di volerlo leggere in lingua origi^ naie. Ha imparato il tedesco quando era studente alla Georgetown University e ora ogni tanto lo parla con la figlia Chelsea, che sta studiandolo a scuola. Dopo quattro anni di amministrazione Bush e, soprattutto, dopo gli otto anni di Ronald Reagan, la Casa Bianca si appresta a un cambiamento d'aria radicale. E infatti, dopo essere stata scortata da Barbara Bush in una visita a quella che sarà la sua nuova residenza, Hillary Clinton si è lasciata scappare: «Qui ci vogliono nuovi scaffali per i libri». Si calcola che nella mansion del governatore a Little Rock la collezione privata dei Clinton ammonti a 4500 volumi. La cultura del futuro presidente è non solo libraria. Clinton adora il cinema e uno dei momenti più felici della sua campagna elettorale è stato il tributo organizzato per lui da tutta la Hollywood che conta, inclusa Barbra Streisand che per l'occasione ha concesso la sua voce. Gli piacciono Orson Welles e i film di avventura. Si sa che una decina di giorni fa ha deciso di passare la serata con un gruppo di amici riguardando Mezzogiorno di fuoco. Ricordava le battute di ogni scena e, alla fine, ha confessato che lo aveva già visto altre diciotto volte. Clinton è anche un appassionato di musica, di nuovo con gusti estremamente eclettici. Sa commuoversi di fronte a una sonata di Bach piuttosto che di fronte a una ballata gospel. E' pure un fan del rock e qui, oltre al suo idolo Elwis Presley, bisogna includere i Fleetwood Mack, le cui canzoni hanno accompagnato la sua campagna elettorale e che suoneranno per lui alla «inauguration». Clinton è anche membro del coro della sua chiesa, la Immanuel Baptist Church di Little Rock. In tutto questo non stupisce apprendere che il presidente è un asso delle parole incrociate, che riempie direttamente con la penna, Eli Segai, il suo consulente economico, una volta, lo ha portato negli uffici newyorkesi di Games Magazine, un bimestrale specializzato. Il direttore lo ha messo di fronte a uno dei giochi più complessi. «Lo ha finito in sette minuti», ricorda l'amico. «Un tempo da campione». Lorenzo Sona Ha 4500 volumi tra cui Platone Churchill, gialli e thriller politici A sinistra Bill Clinton. Qui accanto Marco Aurelio, che il Presidente americano rilegge ogni anno

Luoghi citati: Arkansas, Little Rock