Voleva un bimbo, morta in incidente di Gianfranco Quaglia

Voleva un bimbo, morta in incidente Coppia di Novara sbanda investendo un cervo, il marito è grave in ospedale Voleva un bimbo, morta in incidente Era l'ultimo viaggio in Ungheria prima dell'adozione NOVARA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' morta in Ungheria, dove era andata con il marito per adottare un bambino. Maria Rosa Penna, 35 anni, di Novara, è rimasta vittima di un incidente automobilistico sulla strada del ritorno, accaduto in territorio ungherese. Una fatalità incredibile: un cervo attraversa la strada all'improvviso, il marito è costretto a frenare bruscamente per schivare l'animale, l'auto dei due italiani esce di strada e si schianta contro un palo della luce. I coniugi sono sbalzati fuori dalla vettura: la donna muore praticamente sul colpo, l'uomo è ricoverato in un ospedale dove stanno ancora cercando di raggiungerlo i familiari. Maria Rosa Penna era nata a Olengo, frazione di Novara, un pugno di case disseminate nella risaia novarese lungo la statale che porta in Lomellina, a pochi chilometri dal capoluogo. Aveva lasciato il paesino da qualche anno, quando aveva conosciuto un imprenditore edile di Filago (Bergamo), Santino Velia. I due si erano sposati andando ad abitare nel.Bergamasco, dove l'uomo svolge la propria attività. Ma ieri mattina, quando il parroco don Gino Giarda, con la voce rotta dall'emozione ha annunciato alla Messa grande che «Maria Rosa non c'era più» gli abitanti si sono stretti attorno alla madre, Mariuccia, rimasta sola dopo la scomparsa del marito. I pochi cittadini di Olengo ancora rimasti nella frazione conoscevano tutti Maria Rosa Penna e sapevano del suo grande amore per i bambini. Ai vicini di casa e alla madrina Giovanna Battioli la donna aveva più volte confidato il desiderio di adottare un bambino. I due coniugi, senza figli, avevano deciso di comune accordo per l'adozione, puntando sui Paesi dell'Est. La scelta era caduta sull'Ungheria, dove la coppia in questi mesi si è recata più volte per concludere le pratiche. L'adozione era già stata accordata, i coniugi - così come vuole la legge ungherese in materia stavano intensificare i rapporti con il figlio adottivo, per evitargli il trauma del trasferimento. Sono partiti l'altro giorno per quello che sarebbe stato il penultimo viaggio. Fra pochi mesi avrebbero concluso il loro pellegrinaggio della speranza, portandosi a casa il bimbo. Non è stato così. Sulla via del ritorno l'incidente improvviso. Gianfranco Quaglia

Persone citate: Gino Giarda, Giovanna Battioli, Maria Rosa Penna, Santino Velia

Luoghi citati: Bergamo, Filago, Novara, Ungheria