Amnesty International salverà Raffaello di Furio Colombo

Amnesty International salverà Raffaello INTANTO IN AMERICA Amnesty International salverà Raffaello La NEW YORK IDEA è del prof. James Beck, docente di storia dell'arte alla Columbia University. Dice: «Ci vuole una carta dei diritti delle opere d'arte che abbia la forza e la dignità della Carta dei diritti dell'uomo». Immagina un documento che dia «al mondo» il diritto di intervenire quando i diritti delle opere d arte sono violati. Si rende conto che è difficile definire come sia possibile intervenire. Ma, da americano, è convinto che agire sia meglio di lamentare e che l'opinione pubblica - se mobilitata - può davvero smuovere le monta- Sne. Poiché il 50 per cento eli'arte del mondo e in Italia, James Beck è continuamente in ansia, sempre pronto a produrre un lungo elenco di violazioni dell'arte che farebbero impallidire Amnesty International. Ma ha fiducia da quando il ministro dei Beni Culturali è Alberto Ronchey. Beck legge in italiano, è spesso in Italia ispettore autonominato di Nazioni Unite dell'arte inesistenti - e gli piace - mi dice - il modo in cui Ronchey lavora. «Ha cominciato studiando, è uno che ha la mania di verificare. Il mondo dell'arte è una verifica continua. E' uno che guarda "dentro" (dentro i musei, dentro le gallerie sempre chiuse, dentro le biblioteche inagibili), invece di farsi vedere fuori a sorridere. E mi piace un ministro dei Beni Culturali che non sorride sullo stato dell'arte». James Beck intende venire in Italia a presentare il suo «Artwatch Internazionale». Come per Amnesty, ha bisogno di volontari, di punti di osservazione, di gruppi che si assumano il coordinamento e il controllo delle segnalazioni, vagliando, giudicando, accettando e respingendo. Poiché sa di misurarsi con un mondo grande e in pericolo, intende muoversi progetto per progetto. Ma si rende conto che saranno sempre neces¬ sarie due linee di lavoro. Una raccoglie tutti i dati e le segnalazioni relative al progetto (chiese, piazze, monumenti, una data città, una data epoca). L'altra resterà sempre aperta per le situazioni di emergenza, una specie di telefono azzurro per salvare quadri e sculture. Ma, prima, ha bisogno di disporre della «Carta dei diritti dell'arte», un documento da proporre all'opinione pubblica e ai governi dei Paesi «ad alta densità di opere d'arte» (prima di tutto, dunque, l'Italia), per definire i pericoli ed elencare le violazioni. Chi chiamerà a preparare questo documento che finirà per diventare un vero e proprio «codice dei diritti dell'opera d'arte»? Lui immagina un'assemblea costituente composta di tre grandi gruppi. Giuristi appassionati. Critici disposti a battersi anche contro il loro establishment politico e culturale. E volontari. «Io non vedo alcuna differenza tra una foresta e una statua. Se vogliamo restare una civiltà dovremo difendere entrambe con tutti i mezzi». La campagna di James Beck per i diritti dell'arte è cominciata. Chi vorrà aiutarlo? Furio Colombo

Persone citate: Alberto Ronchey, Beck, James Beck, Ronchey

Luoghi citati: Italia, New York