Arrestato con l'hashish s'impicca nella caserma

Arrestato con l'hashish s'impicca nella caserma Cagliari, aveva 26 anni. Non ha retto alla vergogna Arrestato con l'hashish s'impicca nella caserma CAGLIARI. Un giovane arrestato dai carabinieri, nell'ambito di un'operazione antispaccio, non ha retto allo sconforto e alla vergogna dell'arresto e si è impiccato nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri. Il tragico episodio è avvenuto a Sanluri, centro del cagliaritano a 45 chilometri dal capoluogo. Alessandro Lai, 26 anni, di Segariu, figlio del capitano della locale compagnia barracellare, si è tolto la vita passandosi al collo la cordicella del cappuccio della tuta e lasciandosi andare a terra dopo averla legata alla spalliera del letto. La pressione della cordicella ha provocato il decesso per soffocamento. Alessandro Lai, che avrebbe compiuto 27 anni giovedì prossimo, lavorava in un cantiere di rimboschimento e abitava con i genitori a Segariu, un centro agricolo. Il padre, Orlando, 59 anni, bracciante e capitano della compa¬ gnia barracellare, è molto noto e stimato in paese. Il giovane era stato fermato mercoledì pomeriggio, insieme con l'amico Enrico Gessa, 26 anni, di Segariu, in un bar per un controllo da parte dei carabinieri. In tasca di Alessandro Lai i militari hanno trovato 10 grammi di hashish. I due giovani sono stati fermati mentre venivano svolte alcune perquisizioni che portavano al sequestro di circa 200 grammi di hashish, la cui detenzione a fini di spaccio, in base agli elementi raccolti, veniva attribuita ad Alessandro Lai. Accompagnato per le formalità di rito nella caserma della compagnia di Sanluri, veniva rinchiuso in una delle camere di sicurezza in attesa di essere trasferito a «Buoncammino». Il giovane non ha retto alle conseguenze dell'arresto e alla vergogna procurata ai familiari e si è ucciso. Il corpo senza vita è stato scoperto più tardi. [Agi]

Persone citate: Alessandro Lai

Luoghi citati: Cagliari, Sanluri, Segariu