Licio Gelli di R. Cri.

Licio Gelli Licio Gelli «E tutta una barzelletta» AREZZO. «E' la barzelletta dell'anno», ridacchia al telefono il «venerabile maestro». A suo agio tra le mille telefonate che lo interrogano sulle «rivelazioni» dello svizzero Heer, Licio Gelli sembra contento di aver riguadagnato le prime pagine dei giornali. Nega, anzi «non nego, visto che è una barzelletta». E accende il disco che ripete le stesse cose a tutti i giornalisti: «Basta vedere quali sono le voci della verità, queste due "gole profonde": uno ha trent'anni di carcere (il mafioso Francesco Di Carlo) e l'altro (Jurg Heer) ha svaligiato tutta la Rothschild Bank...». Zurigo?, La Rothschild?, Il signor Heer?, Gli affari con Calvi? Tutto una barzelletta, secondo Gelli. «Mai fatto affari a Zurigo». Gelli, incalzato, dice di avere «appreso tutto dai giornali: non so a chi si riferisca questo Heer quando parla di esponenti della P2 che lo avrebbero contattato per la vicenda Calvi. E' molto strano, avrebbe dovuto dire chi erano, lo dovrebbe sicuramente sapere. Se ha ricevuto una valigia con cinque milioni di dollari... Non è una cifra che si dà al primo venuto. E in ogni caso, se uno riceve non dico cinque milioni di dollari, ma solo centomila dollari, chiede da chi provengono», [r. cri.]

Luoghi citati: Arezzo, Zurigo