Da Livorno a Hollywood per creare Zorro-Tyrone Power

Da Livorno a Hollywood per creare Zorro-Tyrone Power CENTO ANNI Dì GLORIA NNM Grande festa di compleanno al Circolo Fides, inesauribile fucina di campionissimi entrati nella leggenda della scherma Da Livorno a Hollywood per creare Zorro-Tyrone Power Aldo Nadi, fratello-nemico di Nedo, varcò Voceano e diventò maestro delle star LIVORNO DAL NOSTRO INVIATO «In guardia, marrano». L'attore specializzato in ruoli di cattivo, Basii Rathbone, punta la spada al petto di Zorro-Tyrone Power, il quale sorride e si appresta tranquillo a fare del rivale un colabrodo. Che cos'è che dà a Zorro tanta sicurezza, oltre al copione che lo vuole imbattibile? Semplice: il suo allenatore e maestro è nientemeno che Aldo Nadi, gemma del Circolo Fides di Livorno. Aldo Nadi, l'unico che riusciva a far sudare Nedo Nadi, il re delle tre armi, fioretto, spada e sciabola, suo leggendario fratello. E come mai Aldo dalla sua Livorno era finito a Hollywood? Che storia. Anni Quaranta o giù di lì e una certa Elizabeth Arden, invaghitasi delle di lui arti schermistiche, lo chiama a New York nel suo profumatissimo regno. Ha un'idea, la signora: spal¬ mare di lozioni i più ricchi giovani della metropoli e, in un apposito salone, insegnargli a duellare. Aldo accetta, parte ed esegue. Travolgente successo. Rinomati attori di cavalleresche avventure lo vogliono alla mecca del cinema, subito, di corsa, non possono aspettare. «Mister Aldo, questo è Tirone Power, lo trasformi in una mimesi nadesca». Nadi osserva il prossimo Zorro e gli fa: «Sappi, giovanotto, che il tuo collega Errol Flynn faceva parte, alle OUmpiadi di Los Angeles 1932, della squadra australiana di scherma. Ottima lama. Preparati, diventerai più bravo di lui». Una serie di diurne e notturne lezioni e Power è in grado di irrompere in un romanzo di Dumas. Silenzio, azione. Scena madre del film «Nel segno di Zorro». Si inseguono i duellanti per stanze e scaloni. Appare a un certo punto, alle spalle di Power, un enorme cero fiammeggiante. Zorro mulinando la spada, l'affetta, ma il cero resta intatto. Il cattivo sogghigna: «Miserabile, non riesci neppure a tagliare una candela». Zorro chiede e ottiene (è un film) un attimo di pausa: si volta e solleva il troncone superiore del cero che con estrema abilità era riuscito a recidere facendo in modo che le due parti non si spostassero d'un millimetro! Aldo Nadi, lì presente, gli grida: «Magnifico, puoi andare alle Olimpiadi». E Power sarebbe stato degno dei Giochi se già allora non avesse sofferto di cuore. Circolo Fides di Livorno. Centesimo anniversario, festeggiato ieri, 26 medaglie d'oro e 24 medaglie d'argento olimpiche; 36 medaglie d'oro e 32 medaglie d'argento ai campionati del mondo. I fratelli Nadi, Puliti, Baldi, Urbani, Bini, Chiavacci, Marzi, Di Rosa, i Montano, Rigoli, Scuri, Pellini, Vaselli, Tanzini, Curletto, un'onda, una mareggiata di campioni. Athos Tanzini, ottant'anni e Aldo Montano, 81 anni, si chinano sui ricordi, stringono la mano attorno a un'ipotetica elsa. Ah, Livorno, Livorno e la sua indomabile voglia di menare fendenti. Il Circolo Fides nasce alla fine dell'Ottocento in una stradina da barabba, via della Posta, poche stanze tra una casa di tolleranza e l'altra. E' tempo di guanti di sfida: venite, un palancone al mese e il maestro Beppe Nadi vi sistema per ogni evenienza. Il 22 gennaio 1892 inaugurazione della magnetizzante stamberga. Quattro anni dopo, il Circolo si sposta in via dei Lanzi numero 2, si nobilita, si è fatto un nome e i denari necessari a vivere. Dispotico, tempestoso, Beppe Nadi segna ie gambe degli allievi a fiorettate. Prende il figlio Nedo che ha sei anni, lo piazza in pedana e gli intima: o diventi così forte da battere anche Gesù, o giuro che t'infilzo». Circolata, rimessa, passo avanti, passo indietro, apri quelle gambe, stringi quelle gambe, macché stanchezza, qui nessuno ha il diritto di essere stanco! E anche Aldo finisce sotto il torchio. Fratelli rivali. E che odio, tra i due, tanto odio da portarselo dietro sino alla morte. Beppe, come hai conciato i tuoi figli, perché li affratella soltanto un'inestinguibile desiderio di offendersi? Perché altrimenti non sarebbero diventati i più formidabili schermidori del mondo. A Nedo che vince le Olimpiadi del 1912, il padre sbraita: «Se non migliori, bestia, Aldo finirà per suonartele». Circolo Fides. Un giorno bussa alla porta Galeazzo Ciano: «Sai ve, camerati: devo affrontare in duello lo scrittore Leonida Repa ci. Datemi una spada. Cominciamo». Chiunque varcasse quell'u scio era convinto di trasformarsi di colpo in D'Artagnan. Ma adesso andiamo a festeggiare al Teatro La Gran Guardia, con la gente di Livorno, con No stini, Numa, Borella, la Vaccaroni e la Zalaffi, i cento anni di questo nostro e vostro tesoro. Gianni Ranieri Aldo Nadi, a sinistra, e Tyrone Power incrociano le lame ad Hollywood. L'attore ebbe il ruolo di protagonista nel film «Il segno di Zorro»: grazie al suo maestro livornese era diventato uno schermidore vero