Vialli-Casiraghi, ma non solo di notte di Franco Badolato

Vialli-Casiraghi, ma non solo di notte La coppia bianconera, protagonista in Coppa, si prepara all'esame del Foggia e di Sacchi Vialli-Casiraghi, ma non solo di notte Agnelli telefona a Gianluca: «Ora segna in campionato» E la Juventus definisce demenziali i cori contro Baggio TORINO. Dal facile e ben riuscito show messo su, per pochi intimi, l'altra sera dalla Juventus in Coppa Uefa, si torna domani al girone infernale del campionato. Il calendario propone una tappa tra le più difficili, se non altro per le condizioni ambientali dello stadio Zaccheria, dove il Foggia è sempre generoso di spazi-gol con gli ospiti ma chiede prestazioni da mezzofondisti per arrivarci. L'Europa ha ridato morale alla Signora, tramortita dall'uno-due di Milan e Fiorentina. Foggia diventa la prova del fuoco, decisiva per rilanciare le quotazioni di una squadra che non ha nessuna intenzione di lasciare strada libera al Diavolo rossonero. Sarà un test anche per la nuova coppia gol VialliCasiraghi. I due bomber sono andati a segno per la prima volta insieme: ora, dai belli di notte si pretende che la smettano di fare i perdenti di giorno. Giovanni Agnelli, telefonando a Vialli per complimentarsi, l'ha esortato a segnare pure in campionato. E Casiraghi è stato elogiato da' Sacchi al pari di Vialli. Per la nuova coppia del gol bianconera si aprono buone prospettive in chiave azzurra. Foggia è, per i due, anche tappa di avvicinamento a Malta. Casiraghi ci spera: «Bisogna vedere se sarò convocato. Mi sembra che, eccezion fatta per Firenze, dove tutti abbiamo sbagliato partita, sia nel derby sia contro il Milan il sottoscritto possa ritenersi soddisfatto. Giocare con continuità e trovare il gol sono iniezioni di fiducia per un attaccante. Certo, con il rientro di Baggio in squadra, l'incantesimo potrebbe finire, ma aspettiamo gli eventi prima di pensare a quello che sarà». . Il bomber brianzolo spezza una lancia in favore di Di Canio: «Un giocatore con le mie caratteristiche ha bisogno del sostegno della squadra per rendere al meglio. A Firenze noi attaccanti siamo rimasti spesso isolati in avanti. Invece Di Canio ha la capacità di tenere i collegamenti tra il centrocampo e il reparto avanzato. La dimostrazione sta nell'azione del mio gol contro l'Olomouc: è arrivato fino sul fondo e ha crossato all'indietro. Con un giocatore che sa creare spazi è più facile per noi attaccanti trovarci pronti alla battuta a rete». Non è certo, anzi è improbabile, che Trapattoni riproponga a Foggia la formula con Di Canio in appoggio a Moeller e alle due punte Vialli-Casiraghi. «La partita è delicata - avvisa il tecnico - e la squadra di Zeman è in forma. Leggo che hanno certe velleità di vittoria e dopo il pareggio ottenuto domenica a Torino con i granata è giusto tenerli in considerazione. Faranno di tutto per batterci. Il Foggia è costituito da undici ragazzi prelevati in buona parte dalle serie inferiori che corrono come dannati, sono ordinati e sanno inchiodarti. Se non segni, alla lunga ti rendono la vita dura facendo forza sulle loro componenti agonistiche. E' la tattica che ha fattò^ìfetktìlfl'in Inghilterra e in Scozia. E noi 'italiani' abbiamo sempre patito contro queste squadre». «Ma non possiamo più fallire - ammonisce il Trap -, Ho difeso la sconfitta di Firenze per le gravi assenze in difesa e per l'affrettata espulsione di Kohler, non potrei accampare scuse per un'altra battuta d'arresto visto che ci teniamo al campionato e che, per dare fastidio al Milan, dobbiamo vincere e lottare tutte le domeniche». . Trapattoni rimanda comunque a gennaio («Quando torneranno Baggio e Platt») ogni giudizio sulla Juventus. «Soltanto quando avremo riacquistato gli effettivi titolari e saremo quindi più sereni, sarà possibile capire fin dove potremo arrivare. Certamente è più facile il discorso europeo, dove è possibile rimediare a una partita sbagliata nel breve volgere di 15 giorni, mentre in campionato gli equilibri sono tali che alla 34a giornata lo scudetto va a chi se lo è meritato di più». Cori anti-Baggio. La società li ha definiti «demenziali». Trapattoni sostiene: «Lo spogliatoio esce più compatto da situazioni che non sarebbero neppure da prendere in considerazio¬ ne, vista la provenienza». Casiraghi afferma: «Solo chi gioca sa cosa vuol dire impegnarsi al massimo e magari vedere il proprio lavoro non tramutarsi in risultati. I fischi dei nostri tifosi, poi, demoralizzano ancora di più. Con la partita già decisa a qualcuno non è parso vero di trovare un diversivo, forse legato alla sconfitta di Firenze». Fischi a Galia, per un banale errore al termine di una partita giudicata «perfetta» dal Trap. Il centrocampista risponde: «Ormai ci sono talmente abituato che non vorrei neppure parlarne. Però d'ora in avanti sarà meglio pensare a giocare per se stessi più che per i tifosi». Franco Badolato Un agente della Digos mostra il materiale sequestrato nelle indagini sugli ordigni esplosi domenica a Firenze [telefoto api '