«Sigarette a singhiozzo ancora per un anno» di Maria Corbi

«Sigarette a singhiozzo ancora per un anno» Continuano i disagi per i fumatori «Sigarette a singhiozzo ancora per un anno» 1 tabaccai: saltatigli equilibri I sindacati: un'assenza inspiegabile ROMA. I fumatori probabilmente non passeranno le feste tranquilli, a meno di non aver fatto una sostanziosa scorta di sigarette. Ma altro che Natale: per tornare alla normalità, secondo il segretario generale della federazione tabaccai Sergio Baronci, ci vorrà un anno. «Anche se dai depositi - spiega Baronci - uscisse ogni giorno il 10 per cento in più delle sigarette richieste, ci vorrà tutto il 1993 prima di ritornare ai livelli di equilibrio demoliti dalla lunga azione sindacale dei lavoratori del Monopolio». Una spiegazione che non soddisfa il segretario nazionale della Uil Monopoli, Elvio Maccari: per lui la mancanza di «bionde» nelle tabaccherie «è oramai inspiegabile e non è certamente da imputarsi all'agitazione dei dipendenti». Colpa dei tabaccai forse? «E' una calunnia gratuita - insorge Baronci -, una insinuazione molto grave, una provocazione irresponsabile. Provino a dirle, queste cose, i sindacati, ad un'assemblea di tabaccai, noi certo non potremmo rispondere della loro incolumità». «Ma cosa vorrebbero far credere - aggiunge -, che i tabaccai si sono associati ai marocchini?». L'emergenza «sigarette» continua, spiega il leader della Fit perché si stanno distribuendo «un paio di marche al giorno, a fronte di un ventaglio di circa 600 prodotti in catalogo. Ciò determina uno scombinamento della domanda, con una serie di effetti a catena prodotti dalla penalizzazione che i fumatori, spinti dall'emergenza, si arrecano involontariamente a vicenda». Una sorta di sindrome da proibizionismo che spinge i «viziosi del fumo» a fare scorte di «bionde» appena trovano una fonte. In tutta Italia, soprattutto nelle grandi città, continuano a vedersi capannelli di gente fuori dalle rivendite in attesa del «carico» che spesso non arriva. E allora a farne le spese è il tabaccaio. In un esposto al prefetto di Napoli la Fit segnala il pericolo: «Sono ormai quotidiane le aggressioni fisiche ai rivenditori i quali sono costretti ad abbassare le serrande per tutelare la propria incolumità fisica». I rivenditori di contrabbando continuano a fare affari d'oro un po' dovunque. Hanno iniziato a fare la loro apparizione al mercato «nero» anche le sigarette di diverse marche nazionali ed estere trafugate dai convogli bloccati nelle stazioni ferroviarie durante lo sciopero dei Monopoli. Il segretario nazionale della Uil Monopoli ha invitato la guardia di finanza a intervenire per «appurare la provenienza e combattere il mercato nero di sigarette nazionali che ormai impudentemente si fa ad ogni angolo di strada». Maria Corbi

Persone citate: Baronci, Elvio Maccari, Sergio Baronci

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma