In Germania la diossina di Seveso

In Germania la diossina di Seveso Giallo sulle scorie In Germania la diossina di Seveso BONN. Circa 150 tonnellate di materiale contaminato dalla diossina dell'Icmesa di Seveso sono finite in una discarica di rifiuti tossici a Schoenberg, tra Lubecca e Schwerin, nella ex Germania Est. Lo ha rivelato la tv di Colonia Wdr, secondo la quale la Mannesmann italiana, società controllata dalla Mannesmann di Duesseldorf, avrebbe ricevuto l'incarico di smaltire le scorie contaminate e di trasferirle all'estero. Stando alla ricostruzione di Wdr, la Mannesmann italiana avrebbe raggiunto un accordo con la Intrac - una società tedesco-orientale, che faceva capo all'impero di Schalck-Golodkowski - per portare le scorie di Seveso «esclusivamente» a Schoenberg. Nell'83 la Mannesmann italiana avrebbe poi confermato all'Icmesa (controllata dalla società svizzera Hofman la Roche) di aver svolto il compito affidatole. La notizia non è stata confermata dal ministero dell'Ambiente del Mecklenburgo-Pomerania anteriore, il Land in cui si trova Schoenberg, ed è stata invece smentita dalla Mannesmann di Duesseldorf, che dà una versione dei fatti completamente diversa. Secondo il portavoce Schmunder, la controllata italiana avrebbe dato incarico ad una società francese di spedizioni di portare all'estero 41 fusti pieni di scorie nocive. Questa società avrebbe provveduto a portare i fusti in un deposito nei pressi di Marsiglia. Secondo informazioni dell'Icmesa, ha detto Schmunder, si sarebbe trattato di tutto il materiale inquinato. Sennonché, ha aggiunto, la società francese non avrebbe smaltito i rifiuti tossici a norma di legge. Ma le scorie non sono andate in Germania Est. (Ansai

Persone citate: Hofman, Land, Roche, Schoenberg

Luoghi citati: Germania, Germania Est, Marsiglia, Seveso