Cervetri: sarei massone? Chi lo dice è un bugiardo di R. M.

Cervetri: sarei massone? Chi lo dice è un bugiardo L'inquisito di Mani pulite annuncia querele Cervetri: sarei massone? Chi lo dice è un bugiardo MELANO. «No, non sono mai stato massone. Chi lo scrive dice una menzogna, ed io querelo». Gianni Cervetti, pidiessino («però mi sono autosospeso dal partito» precisa), inquisito eccellente di «Mani pulite», stavolta ha perduto la pazienza. Lui, già ministro della difesa nel governo ombra del pds, ha accettato in silenzio le indagini del giudice Di Pietro, i titoli sui giornali, il sospetto, insomma, di aver intascato 700 milioni di tangenti a favore della sua corrente. Ma, di fronte ad un articolo di Famiglia Cristiana, in cui si parla di lui come massone, l'onorevole insorge e contrattacca. Perché? «Perché i magistrati - risponde lui - stanno indagando sulle tangenti. E io rispetto la libertà dei magistrati. Mi chiameranno loro, quando vorranno. Io sono qui». «Ho deciso - continua - di attendere, di non presentarmi spontaneamente. E questo perché non voglio interferire con i magistrati. Ci sono state, intanto, indagini sui miei conti correnti, sui miei beni». Cervetti aspetta Di Pietro con tranquillità, almeno apparente. Ma l'accusa di esser massone no, proprio non gli va giù. «Ah qui è diverso - dice -. Non c'è un giudice che indaga. Devo tutelarmi da solo. Famiglia Cristiana tira fuori una vecchia storia per cui già querelai, vincendo la causa, l Espresso, Il Settimanale e La Notte». Mai stato massone, giura Cervetti. «Mai. Aggiungo che nessuno mi ha mai chiesto di iscrivermi alla massoneria. Lo scrive anche Aldo Mola, lo storico della massoneria? Ebbene, querelerò anche Mola». Ma, Cervetti, perché questa reazione? Sente puzza di bruciato? Sorride Cervetti, e non parla. Lui, comunista dalla pelle dura, non ha certo tirato i remi in barca: la sua influenza, in Lombardia, si sente ancora. [r. m.]

Persone citate: Aldo Mola, Cervetti, Di Pietro, Gianni Cervetti, La Notte, Mola

Luoghi citati: Lombardia