Omaggio ai magnifici quattro morti in aereo vent'anni fa di Massimo MilaLeonardo Osella
PER I SOLISTI DI TORINO CONSERVATORIO PER I SOLISTI DI TORINO Omaggio ai magnifici quattro morti in aereo vent'annifa LODOVICO Lessona, Roberto Forte, Luciano Moffa, Umberto Egaddi. Scrisse di loro Massimo Mila: «Godevano a suonare insieme e volevano fare partecipe il mondo della loro gioia. Si erano trovati e affiatati per una specie di affinità elettiva. A voler dire delle parole grosse, che avrebbero rifiutato tutti e quattro, semplici e scanzonati, com'erano, si potrebbe benissimo parlare di una missione. Meglio ancora di una vocazione». No, non erano parole grosse: questa era la vera identità di quel magnifico complesso che si chiamava «I solisti di Torino», quattro valentissimi artisti che nel novembre di vent'anni fa perirono nello schianto di un aereo in Bulgaria, dov'erano in tournée. Egaddi e Moffa erano prime parti nell'Orchestra della Rai, mentre Lessona e Forte insegnavano nei Conservatori di Torino e Parma. E si deve ricordare che quando poteva, impegnato com'era nella carriera concertistica, la parte del violino era ricoperta dal titolare del ruolo e cioè Salvatore Accardo. Nessuno li ha dimenticati e il mondo musicale torinese vuole illudersi per un momento di averli ancora qui, vivi e ispirati. Venerdì 4 dicembre il Conservatorio, in collaborazione con l'Agimus, promuove per le ore 18 nel salone di piazza Bodoni una cerimonia, che prevede un ricordo del gruppo scomparso da parte dei musicologi Lidia Palomba e Giorgio Pestelli, e del direttore del Conservatorio, Giorgio Ferrari. Naturalmente l'omaggio non può che sfociare poi nella musica. E così si potrà ascoltare il Quartetto Strauss - formato da Stefano Vagnarelli (violino), Rita Bracci (viola), Marco Robino (violoncello), Carlo Caputo (pianoforte) - che eseguirà una delle pagine più amate dai «Solisti di Torino», il «Quartetto in do minore op. 15 n. 1» di Gabriel Fauré. (Nella foto, i Solisti con Luigi Milani). Leonardo Osella
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